Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

mossero i primi passi nel giornale meridionale del P.d'A., assimilando · una lezione che avrebbe portato entrambi lontario, l'uno sulla strada degli studi filosofici, l'altro sulla strada del migliore giornalismo, a un livello di dignità prof esS'ionale che per Napoli non esitiamo a considerare esemplare. E non meno si,gnificativo è il fatto che nella redazione del giornale azionista v'erano pure di quei cosiddetti « prof essionisti » del giornalismo e di quei dilettanti della politica che, gli uni saldamente ancorati a destra, gli altri ossessionati dalla preoccupazione di stare a si,nistra, rappresentano due piaghe tradizionali della vita meridionale. L' «Azione», comunque ebbe vita breve. Guido Dorso fu messo sotto accusa dalla maggioranza napoletana di sinistra, e furono i1i pochi a «difenderlo» nella sede di Piazza Dante. Così come invano si recarono nella capitale Renato Giordano e Guido Macera, per sollecitare un intervento della segreteria del partito: Altiero Spinelli, cc pur considerando la cosa con molta gravità », disse che la segreteria non aveva la forza d'intervenire per sanare la situazione napoletana e di « evitare che si ammainasse la bandiera del meridionalismo ». Dorso, amareggiato, riteneva, infatti che questo, l' ammainamento della bandiera del meridionalismo, sarebbe stato l'effetto immediato e diretto della chiusura del suo giornale. Qui - con la chiusura del giornale all'indomani della crisi Parri e con un accenno polemico ai co-munisti che, dopo la sua morte, cercarono di annettersi Dorso, come un precursore del frontismo - si ferma la cc cronaca » che Renato Giordano scrisse per ricordare Guido Dorso e l' « Azione »• Il seguito tenteremo di scriverlo noi, ora, in memoria appunto di Renato Giordano. La « bandiera del meridionalismo » di Dorso non fu ammainata del tutto come Dorso temeva con la chiusura dell' « Azione » : questa è la prima considerazione da fare. Clii ha vissuto a Napoli riel 1945-46 la vita dei partiti, e sopratutto degli ambienti giovanili dei partiti, ricorda che, verso la fine del 1945 e agli inizi del 1946, Renato Giordano e i suoi amici del P.a A. (Guido e Nicola Pierri, Vittorio de Caprariis, Filippo Cassola e altri a Napoli; Giuseppe Ciranna, Giovanni Russo, Giuseppe Tropea, a Potenza; Vittore Fiore, Giuseppe Patrono e altri nelle Puglie, ecc. ecc.) seppero portare questa bandiera in tutte le assemblee politiche: e perciò dal meridionalismo di Guido Dorso, grazie anche all'opera di Manlio Rossi Doria, furono infiuenzati tutti i « giovani » napoletani e meridionali che in quel tempo militavano nei partiti democratici; in 5 Bibliotecaginobianco

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