GIORNALE A PIÙ VOCI Il prezzo del governo Segni Il governo dell' on. Segni è il peggiore governo tra quelli che il pa·ese si è dato dal 1945 in poi, peggiore anche di quello dell' on. Pella; se infatti il governo dell' on. Pella si è a suo tempo distinto per irresponsabilità 11ella condotta della politica estera e per aver gettato il primo ponte verso i fascisti, il governo dell' on. Segni per questo ponte è passato con disinvoltura; e coscientemente ha pagato ai fascisti un forte peda·ggio. In che cosa consista questo pedaggio lo abbiamo detto altre volte., quando abbiamo parlato del grave deterioramento della politica: meridionalista e della contropartita di sottogoverno che nel Mezzogiorno il governo Segni si dimostra sempre lieto di pagare, per re1nunerare adeguatamente quei partiti di estrema destra che gli danno i voti senza esigere contropartite, più visibili, di carattere politico nazionale. I cc dorotei » hanno un bel dire che essi non accetterebbero di essere condizionati dai partiti fascisti; che l'appoggio al governo dell' on. Segni è un atto unilaterale ·del P.D.I. e del M.S.I., e non impegna la D.C.; che il governo dello « stato di necessità » è cc tutto democristiano », negli uomini che lo compongono, nelle idee che lo ispirano, nel programma che svolge: come abbiamo avuto recentemente occasione di scrivere sulla cc Voce repubblicana» la verità è che la: D.C. sta pagando nel Mezzogiorno - il più lontano possibile dagli occhi dei democristiani del Nord, e della stessa opinione pubblica centro-settentrionale - il prezzo del cosiddetto cc stato di necessità »; ed è perciò che sono sempre più numerosi i casi degli ex federali e degli ex squadristi, dei consorti di Lauro e degli epigoni borbonici, dei fascisti azzurri e dei fascisti neri, che vengono insediati alla· testa di quegli enti che avrebbero dovuto rappresentare altrettante leve della politica meridionalista, ma che sono stati degradati ad elementi di scambio del sistema di sottogoverno. Giova aggiungere anzi che, se l'insediamento di fa:scisti azzurri e neri nei « posti » che si rendono disponibili nel Mezzogiorno incontra: un limite, questo limite consiste se mai nella resistenza che - magari soltanto per comuni ragioni di concorrenza ai detti « posti - organi meridionali della D.C. oppongono alle pretese del governo dell'on. Segni, e a quelle del Presidente del Consiglio in particolare: perchè tali 66 Bibliotecaginobianco
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