Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

del « Nec tecum nec sine te vivere possum »? È probabile; con tutt_i gli assurdi e gli equivoci che situazioni del genere si trascinano dietro. Quello che seml)ra ormai di poter notare con sicura obiettività è che la democrazia cristiana ha bisogno dei socialisti se non vuole rimanere prigioniera della sua anima· reazionaria, e che i socialisti hanno bisogno dei democratici cristiani se non vogliono rimanere prigionieri della loro anima massimalistica. La modernità dei due partiti - e la capacità stessa· dell'Italia di diventare un paese moderno - dipendono dalla soluzione di questa tematica. Le destre non possono che assistere impotenti a questi sviluppi dello schieramento politico italiano. La loro posizione ribellistica e anticostituzionale da una parte (oh, l'ingenuità del cambiamento di nome dei monarchici!), e dall'altra la loro stretta conformità a pochi e isolati - anche se potentissimi - interessi economici, li hanno per lungo tempo estraniati dai nodi vitali della nazione. Il loro declino elettorale non è frutto nè di errori contingenti nè di manovre avversarie; come abbiamo già notato esso è per ora il solo resultato dal lento, faticoso, persino oscuro processo di miglioramento del paese. Un popolo che più di ogni altro ha necessità assoluta di avanzare, di allargare i suoi quadri, di combattere ogni giorno per il suo pane quotidiano e per la sua scuola elementare, e intanto d{ non perdere contatto con le punte più avanzate della civiltà tecnica e morale del mondo, non ha nè il tempo nè la ragione di voltarsi al passato: quel passato che, dalla controriforma alla monarchia·, al fascismo, ai grossi gruppi di dirigenza economica, hanno reso così precario e stentato il suo presente, e così faticoso ed incerto il suo futuro. Movimento sociale italiano e monarchici rappresentano ormai in Italia soltanto un problema di trapasso di generazioni. Il che naturalmente non significa affatto che le loro storture mentali e morali non possano essere ereditate da qualche altro tra i grandi movimenti nazionali; e non necessariamente soltanto dai democratici cristiani. Dove il senso dello Stato non costituisce il limite spontaneo della azione politica, le pretese della fazione e del settorialismo non sono mai senza: speranza. Questo non significa affatto che la destra sarà o dovrà essere espulsa da un valido schieramento politico italiano. Ma nel mondo moderno - fatto di solidali ed espansivi mercati economici e culturali - la: destra può essere conservatrice, non reazionaria e nazionalistica. 63. Bibiiotecagi nobianco

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