Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

al partito socialista italiano, e di studiare le sue possibilità di gioco.· Sembra persino banale osservare che l'autentico pregio del partito socialista è la sua rappresentanza· (presunta) di parte del proletariato. Ma la osservazione comincia a caratterizzarsi se - attraverso sopratutto l'esame della· sua classe dirigente - si passa a constatare che esso per lo più rappresenta quella parte di proletariato che tende a spiccare il volo verso la zona della· piccola o minuta borgl1esia. Il proletariato che non ha ancora questa speranza o quello - che è ancora gran parte in Italia - che non si è per ora nemmeno posto il problema della sua trasformazione funzionale (o classista) nella società moderna è ancora dominato dai comunisti o dai va·ri sindacati - formali o no - di ispirazione democristiana. È proprio questa tendenza « a contare di più » di gran parte del suo elettorato cl1e da un lato pone al partito socialista il suo ricon4 ente problema di coscienz~ di entrare a far parte delle possibili forze di governo, e dall'altro lato determina la fatale obiettiva storica differenziazione da quelle altre zone del proletariato che ancora navigano tra il sovversivismo e la sonnolenza. È un problema questo che si è posto in termini più precisi nelle zone più moderne di Europa, dove - non esistendo le grosse lacune che la storia ha creato in mezzo al popolo italiano ---:-il tema della evoluzione socialista della opposizione al potere si è potuto svolgere con una certa ordinata rapidità, traendo seco anche le necessarie illazioni in sede dottrinaria. E così si sono avuti gli esempi dei socialisti scandinavi, dei laburisti inglesi (ai quali oggi si impone addirittura una nuova « abbeverata » alle fonti eterne del liberalismo, naturalmente di quel liberalismo che si sente sempre << coetaneo alla storia del tempo »), degli stessi socialisti francesi. fìnchè non si ruppero la testa in parte per debolezza morale e in parte per mancato approfondimento delle realtà internazionali e coloniali rispetto ai problemi storici nazionali. Infine, è su questa linea che si sviluppa l'azione del partito socialista1 tedesco, ormai stretto anche lui dalle necessità dei tempi nuovi verso nuove elaborazioni dottrinali e di strategia. Naturalmente, a ciascuna di queste varie elaborazioni nazionali si possono muovere le più gravi obiezioni: d.a quella grossolana di social-tradimento, ~ quella, ingenua e confusa, di socia! - riformismo; da quelle più storicamente determinate mosse ai tedeschi di aver perduto rapidamente forza rivoluzionaria ponendosi, spesso consapevolmente, al servizio di una cc conservazione di Stato » e ai franc~si di essersi rapidamente corrotti in un puro gioco parlamentare, «parigino'; perdendo i contatti reali con le grandi masse degli elettori 61 Bibliotec~ginobianco

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