vita politica in quella Napoli delI'immediato dopoguerra: si può dire che la storia del nostro piccolo gruppo è a sua volta cominciata con Renato Giordano nella redazione del giornale di Guido Dorso; ed è proseguita poi, sempre con Renato Giordano, attraverso le varie tappe della nostra attività pubblicistica - cc l'Italia socialista » e cc La Voce Repubblicana », « Il Giornale » e cc Il Mattino d'Italia », « Il Mondo » e « Il Mulino », fino a « Nord e Sud » - e i vari momenti della nostra comune formazione: il liberalismo di Omodeo, il meridionalismo di Dorso, e poi di Rossi Daria, l'europeismo di Spinelli e poi di Monriet; e, sopratutto, l'Istituto fondato da Benedetto Croce e diretto da Federico Chabod. Potremmo aggiungere che molti di noi si sono incontrati e conosciuti l'uno con i altro proprio in quanto - nel corso delle vicende di quei giorni - eravamo diventati amici di Renato Giordano. Del periodo passato con Dorso all' « Azione », nel 1945, lo stesso Renato Giordano ha poi raccontato gli episodi salienti in una cc cronaca >) che fu pubblicata in uno dei primi numeri di « Nord e Sud » (febbraio 1955). Vi si legge che egli fu mandato, assieme a·Guido Pierri, a rappresentare nella redazione del giornale la sezione napoletana dei giovani del P.d'A.; e che Dorso subito gli disse che avrebbe dovuto fargli da segretario. Michele Cifarelli e Guido Macera - racconta poi Renato Giordano in quella « cronaca» scritta per cc Nord e Sud » - erano tra i cc pochissimi » che conoscevano bene Dorso; e, mentre il primo lo esortava ad aiutare Omo de o nello sforzo di far uscire il partito napoletano cc dalle secche del sinistrismo verbale », il secondo - poichè cc avvertiva con chiarezza il grave pericolo per il P.a A. di trovarsi senza nessuna forza di sostegno sociale » - cercava di convincerlo della necessità di creare intorno all' « Azione » cc una rete di interessi di piccola e media borghesia », servendosi del giorriale come del mezzo migliore per far capire agli altri cc che il P.d'A., dopo essere stato il partito dell'antifascismo, doveva diventare ora il partito della ricostruzione ». Omodeo era intanto costretto ad una polemica quotidiana, estenuante contro una cc sinistra » che a Napoli dominava quantitativamente il partito, celando, dietro gli « accesi toni » giacobini, cc manifestazioni di classico trasformismo clientelistico meridionale ». Dorso sembrava invece ritenere che fosse più opportuno « sottovalutare la pressione di quell'ala del partito ». Ma Renato Giordano racconta anche altri particolari che contribuiscono a rendere il cc clima» di quei giorni e di quel tempo. È significativo, per esempio, che anche Raffaello Franchini e Crescenzo Guarino 4 Bibliotecaginobianco
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