DISCUSSIONI Il liberale • 1n Italia* di Mario Paggi Scriveva nel 1858 il Bo11compagni - allora rappresentante sardo a' Firenze - al Cavour parole il cui senso singolarmente profetico proprio oggi più sentiamo a cento a11nidi distanza: « Sarà sempre una grave difficoltà distruggere in Italia la dominazione austriaca, la quale si rende ogni giorno più impossibile: ma quando questa dominazione fosse distrutta rimarrebbe altra difficoltà non meno grave: di far prendere radici a un governo nazionale e liberale >>. Date alle parole cc nazionale e liberale » un senso appena ammodernato e rimarrete agghiacciati dallo stupore della forza profetica. Proseguendo nella lettera il Boncompagni spiega' col municipalismo la difficoltà di creare un « governo nazionale ». Nulla dice per quanto attiene alla difficoltà di un governo « liberale ». Se al cc municipalismo » sostituite appunto quelle due sottospecie della medesima limitatezza: che sono il confessionalismo e il classismo, voi cominciate ad entrare in possesso delle tre chiavi che spiegano oggi, 1960, l' an1ara perplessità del Boncompagni. Dico subito che quando parlo di municipalismo e della sua· gret0 L'evoluzione della situazione politica in Italia pone problemi nuovi, non soltanto di schieramento, ma anche di orientamento; non soltanto in sede tattica e strategica, ma anche in sede ideologica. Mario Paggi ha qui accennato a taluni di questi problemi; e perciò ci è sembrato che il suo articolo fornisse l'occasione alla nostra rivista per aprire, sui problemi di cui si diceva, anzi su quello che potremmo chiamare cc il problema dei problemi », un, ampia e approfondita discussione. Invitiamo gli amici della sinistra democratica a scriverci, a intervenire nella discussione che si apre con l'articolo di Paggi, a recare il loro contributo nel senso che a ciascuno, per la propria esperienza politica e per la propria inclinazione culturale è più congeniale. (N .d.D .). 54 Bibliotecaginobianco
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