Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

• Sono difficoltà troppo evidenti, come pure è evidente che da una restaurazione monarchica si sperano cose opposte e, in larga parte, contraddittorie: l'esercito e la Chiesa e lo stesso Franco contano sulla successione, conservatrice dell'attuale autoritarismo: la cautela· di Franco nel legare come si può a condizioni di questo genere ogni eventuale restaurazione, postuma o attuale, è al riguardo molto significativa. La opinione pubblica, i gruppi di opposizio11e contano sulla restaurazione come un mezzo di ritor110 alla libertà. Perciò, a detta del Gilmour, Don Juan non potrebbe andare al potere che appoggiato sull'esercito e non potrebbe governare che appoggiato sulla sinistra. Ammesso, diciamo noi, che il primo lasciasse fare e che la seconda volesse e potesse aiutarlo, a parte ogni personale intenzione. Ma il problema' è piuttosto altrove. Quando, nel secolo XIX, la monarchia costituzionale venne introdotta nei paesi che si trattava di avviare a regime europeo, s'intendeva simboleggiare in essa l'unjone delle forze tradizionali e degli sviluppi democratici; garantirsi contro la instabilità_ repubblicana (ricordiamo che, tra )e grandi potenze europee, solo la Francia non era monarchia); mettere un freno alle avventure. Il prestigio del modello britannico aiutava anche quei paesi dove il potere dinastico era fragile. L'esperienza di un secolo ha mostrato che dove le monarchie tradizionali avevano forze proprie (militarismo prussiano e spagnolo, cattolicesimo e militarismo austriaco), queste forze non poterono mai fondersi con le nuove esigenze del governo democratico in quando queste monarchie caddero per sconfitte militari, esse lasciarono dietro a sé i semi di terribili tirannie e disordini profondi. Nei paesi che la monarchia tradizionale non avevano, cioè I?,ell'Europa orientale, l'ordiname11to fu insufficiente a preservare la vita politica dagli stessi mali d'instabilità cui è soggetto il governo delle democrazie repubblicane immature. Il caso italiano si pone tra i due, con maggiore somiglianza con il secondo. Una restaurazione monarchica', fuori da ogni dottrinarismo, avrebbe in Spagna e un carattere di fragilità e un carattere di incertezza, che lascerebbe aperta: la porta alle avventure. Se davvero la Spagna può oltrepassare la fase dei conflitti acuti e risolvere i contrasti del mondo moderno con una qualche originalità, ciò non sembra' possa avvenire (riservando l'inventività della storia e della natura umana) che attraverso una maturazione di gruppi dirigenti i quali siano capaci di reggere al potere senza sterminare l'opposizione e di stare all'opposizione pur avendo il mezzo di rovesciare il potere, senza esercitare altro che una funzione moderatrice. Insomma, la via 50 Bibliotecaginobianco

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