Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

che purtroppo fu inaugurato dall'onesto Maritain e da qualche altro libero scrittore di « Esprit », ma che giova benissimo a negare i diritti individuali. Da quando ha dovuto rinunciare alle giustificazioni fasciste, pure, anche il Caudillo parla volentieri di persona umana. L' cc Opus Dei » serve, in realtà, per fornire a Franco un' orga11izzazione, un'ideologia e un personale di governo rispettabile, da sostituire alla « falange », che fu organizzata come movimento fascista con ogni sorta di elementi, compresi molti non fascisti, e che, comunque, memore del momento i11 cui godeva del monopolio ideologico, co11serva quel sottofondo repubblica110 e ateo ancl1e nei compromessi con monarchici e cattolici che è dei vari fascismi. Nel calmare le impazienze dei conservatori puri, dei monarchici desiderosi della restaurazione, nel prospettare un prolungamento dell'attuale regime di monopolio del potere anche quando il Caudillo sarà morto, nel n1antener vivo il sospetto e l'odio contro la· cultura, contro la critica della generazio11e del '98, contro la massoneria e il protestantesimo, contro tutti i saracini di stoppa nei quali la Spag11a bigotta incarna la civiltà modérna, l' cc Opus Dei » è oggi jl massimo sostegno del regime. Se c'è un settore che si possa in qualcl1e modo paragonare alla democrazia cristiana, esso non è questo gruppo d'integralisti sinistri (non dico cl1e non accorrerebbero a cercare di pre11dere il loro posto in t1nmovime11to democristiano se le istituzioni fossero liberali; ne abbiamo esempi in Italia tra i dirigenti dei comitati civici), non è fra costoro, ma tra i settori più tradizio11ali del cattolicesimo politico, tra quegli stessi clericali che furono cooperatori-oppositori della Repubblica e fattori non ultimi della crisi del 1936. I capi della CEDA di allora, Gil Robles, che vive in esilio in Portogallo, e Jiménez Fernàndez, che fu ministro dell'agricoltura dei governi di destra (e poi eliminato per timidi tentativi di riforma fondiaria) hanno indubbiamente subìto un'evoluzione dal tempo in cui accettavano la democrazia parlamentare solo come provvisorio cc pis aller » di una sistemazione corporativa e conservatrice. Restano, come allora, vicini alla monarcl1ia (del problema monarcl1ico, però, bisogna parlare a parte, IJerchè esso è uno dei grandi miti del momento presente spagnolo, non per gli Spagnoli soli, ma per quella Europa· liberale che così poco l1a fatto nella realtà per mutare le condizioni delle cose in Spagna); ma inclinano decisamente a comportarsi come partito di governo in una democrazia. Nel 1949 si era anzi addivenuto a compromesso tra il socialista democratico Prieto e Gil Robles in vista di una restaurazione monarchico-costituzionale in Spagna, alla 44 .. Bibliotecaginobianco

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