altipiano centrale, regime dei fiumi spesso torrentizio, clima aperto all'azione pericolosa dei muta1nenti meteorici. Pure, così come già era accaduto per le consimili descrizioni pessimistiche della· nostra Italia meridionale, tipiche di un Giustino Fortunato, e più tardi riportato entro confini più modesti e più storici, così anche per la miseria spagnola si è fatto luce il concetto che non si tratti di una miseria in senso assoluto, ma i11 senso relativo alla distribuzione e alla qualificazione della popolazione; miseria, come da noi, nel senso di decadenza e squilibri risultanti; la difficoltà dei popoli « storici >> ad adattarsi a nuove ondate di sviluppo originate d'altronde 5 • In generale, nel confronto con l'Italia, la Spagna presenta a·ssieme livelli più crudamente capitalistici e altri medioevali precapitalistici. La produzione, ad esempio, di vini pregiati e agrumi per il mercato internazionale, è stata organizzata prima e con più rigore che in Italia. D'altra· parte, un certo accentuato corporativismo era già visibile, insieme con l'intervento del capitale straniero, nella struttura economica· spagnola prefranchista; il ristagno prima, e l'espansione economica poi 5 Manuel Tunon de Lara, Le faux malheur seculaire de l'Espagne, « Esprit», settembre 1956: cc Durante secoli, gli Spagnoli si sono cullati nell'idea ingenua che il loro paese si presentava come un nuovo paradiso; San Isidoro cantava la fertilità del suolo spagnolo, Alfonso X el Sabio, diceva nella sua Cronaca generale di Spagna che, "tra tutte le terre del mondo, la Spagna ha abbondanza estrema e qualità più di niun' altra " .... La generazjone del 1898 guarda e scopre la steppa castigliana. Unamuno parla dell'indigenza spagnola. Si diventa d'un tratto coscienti di questa crudele realtà. Ci si mostra sinceri e coraggiosi. Ma v'è sempre qualcuno per viziare lo spirito delle cose. Ben presto, si giustifica la fame con la povertà ... Velarde si serve dell'orografia e del clima per spiegare le disgrazie economiche della Spagna e il suo scacco economico nella colonizzazione americana ... La fioritura delle sue dottrine accompagna l'esaltazione della fame come forza creatrice, da parte dello scrittore falangista Gimenez Caballero (I grandi imperi sono stati fatti da popoli che sapevano sopportare la fame) ... ». Conclusione di Tufion de Lara è che « la Spagna non è nè più ricca nè più povera di molti altri paesi che sono riusciti a elevare il loro tenor di vjta e la loro potenza economica. Il miglioramento del tenor di vita è necesario, e permetterebbe un vero mercato nazionale ». Non è difficile scoprire le analogie con le vicende della questione meridionale. Tra parentesi, in Spagna è vivo, e si trova spesso citato in scrittori contemporanei, il proverbio che si tratta di « un paese magnifico rovinato dai suoi abitanti », quel proverbio del cc paradiso abitato da diavoli » di cui Croce ha illustrato la vitalità e il significato per il passato napoletano. 36 Bibliotecaginobianco
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