Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

tezza degli schemi interpretativi della nuova realtà italiana adottati. dalla cultura comt1nista, e si manifestava il divorzio tra la realta politica e le formule della sinistra marxista egemonizzata dal Partito comunista. È sintomatico, infatti, che il Partito comunista abbia avuto i maggiori successi, negli anni scorsi, là dove la sua attività era riuscita a · inserirsi in situazioni già· in movimento per Ja loro liberazione civile; e cl1e la presa comunista si sia allentata' man mano che la complessità delle situazioni nuove maturate nel paese rendeva evidente che il partito, con la sua ideologia, con i suoi miti e con le sue formule, non riusciva a mantenere il pa·sso col progresso del paese. È sintomatico altresì che la crisi si sia manifestata con l'abbandono del partito da parte di molti intellettuali, con il disagio di quelle zone della classe operaia su cui il partito faceva maggiore affidamento, con la rivolta, spesso silenziosa, delle cosiddette aristocrazie operaie, con l'inquietudine dei quadri sindacali. Non si deve dimenticare che il Partito comunista italiano, malgrado conservi tuttora larghissimo seguito elettorale, sta a·ssimilandosi sempre più al Partito comunista francese. E non si deve dimenticare che è proprio la ricerca di un contatto con le nuove situazioni che ha caratterizzato gli orientamenti degli intellettuali sfuggiti all'influenza della cc cultura » del partito (si pensi, per esempio, al gruppo della rivista cc Tempi moderni» di Fabrizio Onofri e a quello dell'altra rivista di ex comunisti, cc Passato e presente »). D'altra parte, anche la crisi di orientam~nto del Partito socialista va ricollegata, a nostro avviso, al fenomeno della crescita della' società italiana. Lasciando stare in questa sede ogni discorso sul passato, sulla cattiva o buona volontà delle dirigenze socialiste, è chiaro che anche queste ultime non potranno fare a meno di essere condizionate dall'evolversi della situazione italiana verso forme di vita, ideali strutture tipiche dell'Occidente democratico. E, i11fìne,ancora più interessanti sono i sintomi della maturazione di un diverso rapporto fra il tradizionale centro democratico, cattolico e non cattolico, e il paese. A chi guardi oggi, senza pregiudizi, la situazione delle forze che si raccolgono intorno al Partito democristiano, non può sfuggire che si è stabilita una più intrinseca relazione tra· i gruppi che si esprimono attraverso il Partito democristiano e la realtà sociale del paese. La D.C. ha ancora un atteggiamento contradditorio; oscilla tra una politica di schieramento indifferenziato, a difesa di interessi tipici della conservazione, e una politica di centro-sinistra; ma' è evidente 19 Bibliotecaginobianco

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