Nord e Sud - anno VII - n. 1 - febbraio 1960

CRONACA LIBRARIA Città antiche, edilizia nuova « E poi, che cosa vuol dire architettura moderna e chi sono gli architetti moderni ? Se si tratta semplicemente di alludere all'architettura che si fa oggi, e che è moderna così come lo fu a suo tempo quella di ieri, si afferma né più né meno che una tautologia, e quindi non vale neppure la pena di parlarne. Ma con la parola ' moderno' si vuole alludere a nuovi e positivi valç>ri di cultura e di gusto la cui prese0:za sarebbe implicita nell' architettt1ra di oggi come un complesso di attributi definitivamente acquisiti e perciò dotati di una validità che non è più consentito porre in discussione». Non sembra vi possa essere nulla di più ovvio, come non senza ironia nota Roberto Pane (Città antiche, edilizia nuova, ed. E.S.I., Napoli, pagg. 132), del fatto che il rivendicare l'architettura dei nostri giorni come espres.- sione cc moderna » equivalga ad enun~iare una pura e semplice tautologia; ma è verità di cui non molti sembrano rendersi conto. Per essi, il cc moderno » è un fatto o categoria globale e senza residui, Gropius e Wright, città giardino e Perret, tutti confluenti in un unico indistinto fiume, la modernità, che si contrappone, cc come un complesso di attributi definitivamente acquisiti e perciò dotati di una validità che non è più consentito porre in discussione », all'antico, alla tradizione (rinserrata in un'unica negatività), agli stili e magari alla rinascenza, con qualche simpatia per le epoche primitive, per quelle di transizione, o ingenue, schiette e pure, come schietta, ingenua e pura sarebbe per sua parte la modernità. Il Pane, educato in un ambiente di cultura umanistica quale è Napoli, ed abituato - come egli ci testimonia con cordiale amabilità in alcune pagine (e sono tra le più belle) del libro in esame - ad una quasi quotidiana conversazione con Benedetto Croce, certe distinzioni le ha invece sempre presenti: e giustamente respinge sul piano estetico l'affermazione che l' architettura moderna (e così ogni altra forma espressiva) fruisca cc di un'automatica validità di mezzi ai quali non è più necessario assegnare un significato ed una destinazione perché essi sono ormai impliciti nei mezzi stessi (ibid.) ». È pur vero che l'impulso irrazionale che sollecita il movimento moderno - nell'ipotesi e:he esso abbia un significato unitario - ha un valore, 116 Bibliotecaginobianco

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