D. MACK SMITH, Storia d'Italia dal 1861 al 1958, Editori Laterza, Bari, 1959. La pubblicazione di questa Storia d'Italia del Mack Smith, che il libro su Cavour e Garibaldi aveva già raccomandato all'attenzione degli specialisti e del pubblico colto come uno dei più preparati studiosi di cose italiane che vi siano oggi nel mondo anglosassone, è certamente un avvenimento assai importante. Questa, che abbiamo innanzi, è, a tutt'oggi, la sola opera che copra, in un unico volume, l'intero arco della storia unitaria italiana: scritta da uno storico di mestiere, essa è frutto di larghissime e molteplici letture e a volte di una conoscenza diretta ed approfondita dei documenti originali, oltre che di un' attenta meditazione sui principali problemi che le vicende dello stato italiano pongono agli studiosi. L'autore, inoltre, pur senza mai averne l'aria e senza mai appesantire un racconto tenuto sempre su un tono distesamente discorsivo, e nel quale il giudizio ha sovente l'icastica immediatezza di un commento ispirato alla piana moralità della vita quotidiana, si sforza di dare, del secolo di storia italiana che narra, un'interpretazione rigorosamente coerente, che non conceda nulla alle impostazioni tradizionali e alle glorie consacrate e che anzi sembra definirsi proprio in polemica con queste (conformemente ali' atteggiamento tenuto già nel precedente libro su Cavour), una RECENSIONI. interpretazione, diciamo pure la parola, compiutamente revisionistica. L' agilità della narrazione e la sobria eleganza dello stile fanno, finalmente, di questa Storia d'Italia un libro di agevole e piacevole lettura, che si rivolge, oltre la cerchia degli specialisti, ad un pubblico più vasto e che su questo potrà esercitare una funzione che va molto al di là della mera informazione sugli avvenimenti del passato, una funzione di stimolo alla riflessione e di orientamento. Proprio per queste sue caratteristiche l'opera del Mack Smith merita assai di più che le consuete e generiche lodi di circostanza, merita che la si consideri per ciò che vuol essere, un'interpretazione nuova, almeno in parte, e provocante della storia unitaria italiana: e che la si discuta come tale, in maniera il più possibile schietta ed approfondita. « Sintetizzata in poche parole - scrive il Mack Smith nella lucida prefazione posta innanzi al volume - la tesi centrale è che, se ad un grande successo politico conseguito nel secolo decimonono fecero seguito nel ventesimo la crisi e la disfatta, ciò fu dovuto in larga misura ad errori di politica estera risalenti a loro volta a vizi congeniti della costituzione politica italiana ... ed è forse possibile risalire ancora più indietro e spiegare le deficienze di carattere costituzionale con deficienze d'ordine economico e sociale » : è facile intendere da queste parole come tutto il libro sia 111 , Biblioteca_ginobianco
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