Molise la polemica sul Biferno è fata·lmente diventata polemica tra i partiti, con tutte le conseguenze relative allo scetticismo che simili polemiche diffondono in regioni orientate sostanzialmente in senso qualunquistico e carenti di spirito pubblico; sia, infine, perchè, dopo quindici anni di paternalismo e di sottogoverno democristiano particolarmente duri nel Molise, lo spirito critico, la· passione per la cosa pubblica, il senso degli interessi generali e delle armi che la politica può apprestare alla loro difesa, sono nella regione addirittura inferiori a quelli che erano nel periodo fascista; per tutte queste ragioni, anche se una parte delle acque del Biferno invertirà il corso millenario, e dal1' Adriatico farà un salto nel Tirreno, « guerra » tra Napoli e Campobasso non ci sarà, se non sulle pagine dei giornali e negH ordini del giorno dei partiti; essendo scontato l'assenteismo delle popolazioni nelle quali la delusione e la paura hanno insterilito perfino il campani]ismo, sentimento duro a morire. La scheda ana:grafica del Bifer110 indica come data molto ufficiale di nascita il 1924. Fino ad allora il fiume non aveva destato interessi costanti, per le moderate esigenze delle popolazioni o per l'impossibilità di esprimerle realisticamente. Nel 1824, invece, si costituì nel Molise il Consorzio per l'Acquedotto Frentano, con l'obiettivo di dare a:cqua ad una quindicina di Comuni del Basso Larinese (il nome di « acquedotto frentano » non meravigli: nel Molise all' cc eredità sannita » ci si crede sul serio!). Peraltro, a quel tempo, Napoli veniva già considerando le a·cque del fiume come possibili h1tegratrici del già insufficiente acquedotto del Serino, realizzato nel 1885 con una erronea previsione dello sviluppo demografico. Nel 1928 il progetto del cc Frentano » venne ampliato; ma solo nel 1933 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici approvò uno schema di due progetti di massima relativi all'utilizzazione delle sorgenti di Sant' Onofrio, presso Pescola11ciano nell'Alto Molise, per alimentare i Comuni del ramo di destra, e di alcune sorgenti del Biferno, presso Boiano, per i Comuni del ramo di sinistra. Parve allora che dovesse presto arrivarsi al primo colpo di piccone, per dare acqua a:d oltre 100 comuni assetati del Molise; ma la pratica fu archiviata: infatti il Consiglio Superiore dei LL.PP., con voto n. 749 del 29 maggio 1936, aveva accolto la proposta Ruffolo di alimentare Napoli ed altri Comuni della Campania con la derivazione dal Biferno di 2,600 metri cubi al secondo; la:ddove lo stesso Consiglio aveva in precedenza espresso parere favorevole sulle domande presentate, il 14 marzo e il 7 giugno 1922, dall'Amministrazione Provinciale del Molise per utilizzazioni ir99 Bibiiotecagi nobianco ' .
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