PROPOSTE E COMMENTI Le alternative economiche del disarmo Non è ancora possibile dare per scontato il consolidamento della attuale fase distensiva internazionale e quindi l'abbandono della cosidetta guerra fredda per la progressiva affermazione dei principi di una coesistenza più o meno competitiva. Così, ancora nebulosa appare l'attuazione del disarmo, il cui problema è stato rilanciato• con ·energia dal Premier sovietico all'ONU. Fra l'altro occorrerà anche convincere i generali a cambiare mestiere; e la co·sa non sarà tanto semplice perchè questi generali in qualche caso controllano il potere politico, se non lo detengono direttamente. Frattanto i tedeschi vengono autorizza ti a costruire missili. Una premessa dubitativa è quindi quasi d'obbligo per ogni obiettiva e coerente impostazione di un discorso. Si possono ora esaminare le linee evolutive che si vanno prospettando e che potrebbero modificare sostanzialmente l'attuale contesto delle relazioni interr1azionali, nonchè la struttura interna dei singoli paesi. La minor tensior1e nel campo degli arma1nenti pone già di per sè 11na certa problematica economica; altri problemi sono impliciti nella coesistenza competitiva. Nel settembre scorso Eisenhower apriva i lavori della Assemblea annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale sostenendo la necessità di creare un nuovo organismo per la concessione di prestiti alle zo11e sottosviluppate, a condizioni ancora più favorevoli di quanto finora attuato. La proposta veniva accolta con la costituzione dell'International Development Association (I.D.A.) i cui fondi ammonteranno a un miliardo di dollari (320 sottoscritti dagli U .S.A.) e saranno destinati alla concessione di prestiti a lunga scadenza ed a basso tasso· d'interesse. Non è la prima volta che esigenze simili vengono proclamate dalle massime autorità americane. In un messaggio agli Stati dell'Unione lo stesso Eisenhower affermava, nel gennaio del 1955: « dato che le condizioni di indipendenza e di instabilità nei paesi a sviluppo arretrato fanno delle loro popolazioni uno speciale obiettivo del comunismo internazionale, è neces-- [98] Biblioteca ino Bianco
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