Nord e Sud - anno VI - n. 61 - dicembre 1959

• 3857; Campania: 926, 16.183; Puglia: 609, 8594; Basilicata: 274,.3861; Calabria: 271, 6841; Sardegna: 745, 7005. (La Sicilia ha bandito un con-- corso a parte). A questa impressionante massa di disoccupati c'è da aggiungere quella, imprecisata, dei maestri che, pur non avendo lavoro, rinunciano a partecipare al concorso per varie ragioni, compresa l'insufficiente preparazione. Molti diplomati, i11fatti, non possono, per motivi economici, dedicarsi serenamente alla preparazione al concorso, perciò finiscono col rinunciare a parteciparvi. La loro unica speranza è che riescano ad avere un posticino in una scuola serale, a raggranellare un venticinquesimo di punto e ad inserirsi nella dura e desolata lotta del punteggio. Il punteggio è il titolo indispensabile per avere un incarico di supplenza o d'insegnamento provvisorio. A Milano le maestre che hanno raggiunto un punteggio di 31,12 ed i maestri che l1anno almeno 22,57 punti possono nutrire serie speranze di ottenere ogni anno un posto provvisorio; gli altri continuano ad aggrapparsi disperatamente a questo muro, calcolando come oro i ventesimi ed i trentesimi di punto e sperando che qualche posto si faccia vuoto. (Il punteggio viene assegnato in base ai titoli posseduti: il diploma, per esempio, dà diritto a un minimo di 6 e un massimo di 10 punti, in base alla media dei voti. L'insegnamento per un anno dà diritto a 1, 1,50, 2 punti, a seconda che il lavoro dell''insegnante venga dal direttore didattico qualificato « buono )), « distinto )), « ottimo )). Per l'insegnamento di un mese si ha un ventesimo di punto, ecc.). Mancano dati ufficjali sulla disoccupazione magistrale, ma sulla base dei candidati presentatisi all'ultimo concorso, negli ambienti magistrali si calcola che i maestri disoccupati, compresi i neo-diplomati, siano almeno 160-170 mila. Il problema del lavoro per questa enorme massa di disoccupati non è di impossibile soluzione. I maestri ritengono che almeno 40.000 nuovi posti potrebbero essere assegnati se venissero sdoppiate le classi e istituite la quarta e la guinta elementare nei numerosi centri urbani in cui mancano. Altre migliaia di posti potrebbero poi ess~re assegnati se le centinaia_di migliaia di ragazzi che ogni anno si sottraggono all'obbligo scolastico o si disperdono fra le varie classi frequentassero la scuola. Altri posti, infine, potrebbero essere assegnati risolvendo il problema dell'indice di affollamento, di cui s'è vista la gravità nel Mezzogiorno. Si otterrebbe un -duplice risultato: si darebbe lavoro a migliaia di disoccupati e si mette- [85] · Biblioteca Gino Bianco

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