tesse biasimare i vizi e le perversità, parlar alto contro la corruzio,ne dei costumi politici, contro la servilità, la venalità, la menzogna. Ma come possono essi esercitare questo apostolato,, se spesso li vediamo condannati a farsi inutile strumento dell'autorità politica locale? Co-me potranno eglino formare i lottatori di domani per ciò ch'è giusto•, vero, onesto? Come la scuola potrà divenire la casa della vita sana e felice? Le scuole, invero, so.no pochissime, e per aria, luce, salubrità, spazio, decenza, arredamento· sono in uno stato sì miserando 1 che quasi sarei tentato a chiamare ministero della Pubblica Ignoranza quello ~he per vera ironia s'appella ministero della Pubblica Istruzione. Ben a ragione l'Italia deve essere paese del delitto; bene a ragione il bimbo italiano è precoce anche nella delinquenza». Miseria, avvilimento, abbandono : questo il destino dei maestri, dal1'unificazione dello Stato in poi. E oggi la situazione permane ancora così, soprattutto nelle aree depresse. Non pochi insegnanti, per mancanza di alloggi, sono autorizzati a risiedere in un comune diverso da quello in cui insegnano, e accade spesso che i bambini n·on possono andare a scuola prima delle 10 perchè il maestro non è ancora arrivato: naturalmente non pe~ colpa sua, ma per mancanza di mezzi di trasporto, per cui l'insegnante è costretto a percorrere non poca strada a piedi, due volte al giorno: da casa a scuola e dalla scuola a casa. Nonostante tutto, però, decine di migliaia di maestri disoccupati attendono da anni dinanzi alle porte della scuola. Cinque anni or sono ai 4.733 posti dì ruolo messi a concorso dai provveditorati di 54 province presentarono la loro candidatura 64.925 maestri: più di 13 per ogni posto. All'ultimo concorso, bandito il 27 settembre 1958, per 8.606 posti, si sono presentati 123.073 candidati: più di 14 per ogni posto. Ed ecco un quadro della distribuzione geografica della disoccupazione magistrale, secondo l'affluenza di candidati in alcune province. Alessandria: posti 73, candidati 937; Cuneo: 8, 637; Novara: 60, 672; Torino: 388, 3800; Vercelli: 25,437; Rovigo: 15,569; Venezia: 127, 1918; Vicenza: 58, 1155; Genova: 216, 2534; Bologna: 151,2604; Ferrara: 16, 854; Firenze: 232, 2475; Pistoia: 8, 249; Roma: 663, 11.647; Viterbo: 8, 350; Napoli: 656, 10.750; Bari: 185,2910. Ed ecco l'affluenza nelle varie regioni: Piemonte: posti 587, concorrenti 5809; Valle d'Aosta: 42, 228; Trentino Alto Adige: 171, 1671; Veneto e Venezia Giulia: 716, 11.797; Liguria: 353, 4062; Emilia: 354, 7582; Toscana: 759, 8594; Umbria: 36, 1449; Marche: 145, 2876; Lazio: 946, 16.514; Abruzzi e Molise: 186, [84] Biblioteca Gino Bianco
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