Nord e Sud - anno VI - n. 61 - dicembre 1959

abitanti, l'Italia centrale 40,30, l'Italia meridionale 58,80 e l'Italia insulare 58. Il censimento del 1931 rilevò per il Nord 8,20 analfabeti su 100 abitanti, per l'Italia centrale 20,60, per l'Italia meridionale 38,70 e per l'Italia insulare 39; infine; il censimento del 1951 ha accertato 4,38 analfabeti su 100 abitanti per il Nord, 11,47 per il Centro, 24,56 per il Sud e 24 per le Isole. Rimane, così, inconfutabilmente documentato che l'eliminazione dell'analfabetismo procede nell'Italia settentrionale con un ritmo assai più rapido che nel Mezzogiorno e che l'analfabetisnio è oggi più diffuso nel Mezzogiorno di quanto lo f asse nel Nord quasi mezzo secolo fa. Dalle statistiche risulta poi che nell'Italia settentrionale i 3.388.144 analfabeti sono così suddivisi: 531.882, pari al 17,53 per cento, nelle zone montane; 581.548, pari al 17,07 per cento, nelle zone di collina; 1.449.352, pari al 20,63 per cento, nelle zone di pianura; 825.362, pari al 14,29 per cento, nei capoluoghi di provincia. Ed ecco la ripartizione, secondo il censimento del '51, negli altri dipartimenti geografici del paese. Italia centrale: 497.126 analfabeti, pari al 34,30 per cento nelle zone montane; 993.937(33,73 per cento) nelle zone di collina; 167.127(31,50 per cento) in pianura; 596.887(20,84 per cento) nei capoluoghi di provincia. Italia meridionale: montagna 976.354(50,02 per cento); collina 2.479.778 (53,08 per cento); capoluoghi di provincia 756.617(36,02 per cento). Isole: montagna 393.456(46,98 per cento); collina 1.122.804(52,19 per cento); pianura 360.590 (54,48 per cento); capoluoghi di provincia 536.099(39,69 per cento). Da qt1esti dati si rileva che nell'Italia settentrionale e insulare l'analfabetismo è più diffuso in pianura, nell'Italia centrale in montagna e nell'Italia meridionale in collina. Ma particolari considerazioni offre l'esame della diffusione dell' analfabetismo nelle regioni e nelle province. L'analfabetismo scende alla sua punta minima, per tutta l'Italia, nelle zone montane del Trentino-Alto Adige, dove è appena lo 0,81 per cento; se poi si prende in considerazione solo la zona montana della provincia di Trento, si nota che questa percentuale scende addirittura allo 0,72 per cento. Le punte massime, invece, si manifestano in Calabria, in Basilicata e in Sicilia, dove si arriva perfino al 64,09 per cento di analfabeti su 100 abitanti di età superiore ai sei anni. Ma ecco le città in cui il numero •degli analfabeti (compresi i cosiddetti semianalfabeti) è minimo: Trento 6,53 per cento; ·v arese 11,96; Bergamo 11,51; Sondrio 10,41; Bolzano 9,46; Milano 11,37; Torino 10,72; Como \ [62] _ . Biblioteca Gino Bianco

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