Nord e Sud - anno VI - n. 61 - dicembre 1959

Nel programma italiano abbiamo tre centrali nucleari: una, a gasgrafite, di 200 MWe, che si sta ora costruendo con la collaborazione del1 'AG IP Nucleare e della Nuclear Power Plant Company inglese. Questo tipo di central~ 110n è inclusa nel programma EURATOM. La seconda è una centrale con un reattore ad acqua bollente di 150 MW e, da costruirsi da parte della Società Elettronucleare Nazionale (SENN); la terza, con un reattore ad acqua pressurizzata è stata progettata dalla Società Elettronucleare Italiana (SELNI). La centrale della SENN è la sola di questi due ultimi progetti che sia completamente in linea con i requisiti dell' « Invito per le proposte )) lanciato dal « Joint Board )) EURATOM-USA, perchè fu scelta fra molte offerte internazionali risultanti dal ben noto progetto ENSI preparato dal Governo italiano - che· agiva attraverso il Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari - e la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Mi .piacerebbe sottolineare qui che tale studio è stato condotto con grande successo dal Chairman di questa Sessione dell' American Nuclear Society: il Sig. Corbin Allardice. Come sapete l'offerta che è risultata vincente nella gara è stata quella del progetto della lnternational Genera! Electric per un reattore ad acqua bollente a doppio ciclo. La centrale sarà costruita sulla costa, a mezza via tra Roma e Napoli, vicino la foce del fiume Garigliano. La SENN ha già fatto domanda di partecipazione al programma EURATOM-Stati Uniti. La sua realizzazione può essere considerata la più sicura tra le cinque domande sottoposte alla Comunità dalle industrie del1 'EURA TOM per un totale di 700 MWe che coprono il primo stadio del programma fino al 1963. Lo scorso luglio il Governo italiano ha firmato un accordo speciale con la Commissione EURATOM per creare nel Centro Italiano di Studi Nucleari di Ispra il Centro Comune di competenza generale dell'EURATOM. Voci discordanti sono giunte in questa nazione su tale accordo, che non è stato ben compreso da tutti. In base a tale accordo il Centro di Ispra non viene ceduto all'EURATOM, ma, diventando un centro comune, dove verranno condotte ricerche di interesse per l'intera comunità, esso vedrà aumentato il suo potenziale scientifico. Nello stesso tempo il Governo italiano si è impegnato a potenziare lo sforzo nazionale nel campo delle ricerche nucleari. In base a tale accordo le [52] Biblioteca Gino Bianco . .

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