. , Queste considerazioni mettono in evidenza il fatto che lo sforzo richiesto all'intera struttura industriale dei Sei paesi, e non soltanto alle industrie elettriche, era in verità molto grande. Il primo rapporto sullo stato dell'industria nucleare nei paesi dell'EURATOM, pubblicato il 30 giugno 1958, indicava che l'appello dei « Tre Saggi >>non aveva, almeno fino a quel momento·, fruttificato nel senso desiderato. I programmi delle Sei nazioni non vanno oltre il 1965; e una valutazione molto approssimativa dei dati sottoposti indica che le centrali previste per il 1965 danno un totale di 3500-4000 MW(e), cifra ben lontana dai 15.000 MW(e) del rapporto dei « Tre Saggi>>. Le ragioni di questo assai sensibile scarto sono molte e di varia natura. In aggiunta all'elemento dei costi su menzionato, deve essere ricordata la riduzione dell'incremento del tasso di sviluppo industriale, unitamente alla più grand·e disponibilità di combustibili convenzionali a costi ridotti, specialmente per quanto riguarda la componente costituita dal costo dei noli. Inoltre la notizia dei ritrovamenti petroliferi nel Sahara portò ad un grande impatto psicologico. Sta di fatto che il quadro industriale non è cambiato in misura tale da giustilicare l'attuale pausa; o, per essere più esatti, la falsa partenza del1'industria nucleare dei Sei paesi della Comunità. La recessione è già passata ed ovunque noi scorgiamo i segni di una ripresa economica; ad un ritmo che causerà la scomparsa dei surplus di combustibili ora esistenti e presto ci riporterà di fronte al problema della ricerca di fonti di energia. Intanto i negoziati fra gli Stati Uniti e l'EURATOM sono stati portati ad una favorevole conclusionè con la firma .di un Accordo di Cooperazione che offrirà all'industria europea una buona opportunità di recuperare il tempo perduto. L'Accordo EURATOM-USA, che è entrato in vigore il 18 febbraio 1959, prevede un programma di potenza per la costruzione, nell'ambito della Comunità, di sei centrali nucleari con una capacità totale di circa un milione di KW ( elettrici). I reattori di queste centrali saranno scelti tra quelli che hanno già raggiunto un avanzato stadio di sviluppo negli Stati Uniti. Tali centrali, che saranno costruite in collaborazio.ne dalle industrie americane e dei paesi dell'EURATOM, si prevede che entreranno in funzione entro il 31 dicembre 1963. [50] Biblioteca Gino Bianco
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