zia ispirata da Pacciardi, nella quale ci si abbandonava a una deplorevole e trasparente polemica contro La Malfa. l\1a, noi ci domandiamo, cosa avverrà se La Malfa e Pacciardi non riusciranno a rientrare nei limiti polemici che la convivenza in uno stesso partìto impone? Cosa avverrà politicamente ed elettoralmente degli stessi La Malfa e Pàcciardi? E del resto della rappresentanza parlamentare del P.R.I.? E dei q11adri del partito, dei giovani che anche in zone difficili hanno tenuto in piedi una sezione e sostenuto una posizione di responsabilità politica, di attiva presenza democratica, pur tra le incertezze dell'orientamento generale del partito? Noi ci auguriamo che la scissione, su cui puntano forze esterne al partito, ma che ogni repubblicano intimamente respinge, possa essere evitata; e confidiamo per questo, oltre che nel tatto e nell'intelligenza di Oronzo Reale, oltre che nella fedeltà al partito cl1e è diffusa tra i quadri e nella « base », anche nel senso di responsabilità degli stessi La Malfa e Pacciardi. Nel Partito Repubblicano si deve riconoscere, malgrado l'esiguità della sua rappresentanza parlamentare, una posizione-chiave dello schieramento dei partiti, l'articolazione democratica più sensibile d~ll'intero arco politico-parlamentare, il partito della Repubblica, antico per le sue radici risorgimentali, moderno per la sua apertura sui problemi attuali della vita democratica in Italia e in Europa, per le soluzioni che di essi è venuto proponendo. Una scissione avrebbe conseguenze gravissi1ne per il partito e il danno sarebbe di tutta la democrazia italiana: le cui prospettive risultano tanto più precarie e incerte perchè scissioni e manca te unificazioni ne indeboliscono da anni proprio quel settore politico di centro-sinistra che è il più importante dal punto di vista dell'esigenza di assicurare consolidamento ed espansione alle istituzioni della Repubblica. Si ricordi, a prova di ciò, che, se in Italia furono varate una Cassa del Mezzogiorno e una riforma agraria, ciò non fu dovuto, come si è detto da qualche parte, a un quadripartito; ma ad un governo di centro-sinistra, nel quale Pacciardi e La Malfa erano entrambi ministri e rispetto al quale la Confagricoltura, la Confindustria e i suoi portavoce che si dicono liberali erano stati spinti all'opposizione grazie all'azione congiunta e concorde di socialdemocratici e repubblicani. N. d. R. Il moralista e la ''massa,, La « saggistica » italiana non è, si sa, molto ricca di titoli, se se ne esclude il pezzo, leggermente di bravura e propriamente letterario, che fu, per non citare che il suo più squisito interprete, di Cecchi. Ma il grande « essay » moralistico e critico, nel cui ambito - un ambito di misura illuministica e [38] ' Biblioteca Gino Bianco . '
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