Nord e Sud - anno VI - n. 61 - dicembre 1959

.. merciaie non è la forma più idonea a correggere gli squilibri attuali. Anche un largo programma di aiuti finanziari - e quella della I.D.A., sia pure in aggiunta alle organizzazioni preesistenti, ancora non lo è - si può dimostrare inadeguato allo scopo. È necessario che si dia luogo ad un intervento economico razionale e coordinato, sostenuto da mezzi ingenti. È indispensabile, anche se difficile, una evoluzione psicologica che allontani ogni spettro di colonialismo. E si potrebbe anche aggiungere, se il discorso non portasse troppo lontano, che è inderogabile una revisione del sistema economico occidentale, ossia del capitalismo industriale, di guisa che i progressi derivanti dalla produttività e dalla automazione si riversino sui const1matori sotto forma di prezzi calanti, anzichè incrementare i dividendi o ripartirli sezionalmente fra le maestranze interessate. Buona parte dei consensi ottenuti dalla Russia nelle zone arretrate deriva probabilmente dal concreto esempio di sviluppo offerto dalla sua economia nell'ultimo quarantennio. L'esperienza russa è certo costata lacrime e sangue ad almeno due generazioni. Ma lacrime e sangue stillano tutt'oggi dalla vita quotidiana di centinaia di milioni di uomini; lacrime e sangue è costata l'accumulazione capitalistica che permise l'avvento della fabbrica e della cosidetta civiltà industriale occidentale. Le sterminate moltitudini che ogni giorno affrontano l'immutabile realtà della fame dovrebbero essere rimaste profondamente impressionate dalle dichiarazioni rese da Kruscev al momento della presentazione del piano settennale sovietico, nel novembre 1958. In quella occasione Kruscev ebbe a preannunciare per il 1970 il superamento tanto in valori assoluti, quanto in valori pro-capite della produzione americana, in modo da permettere al popolo russo di godere del più alto livello di vita del mondo. Per quanto simili dichiarazioni possano suscitare riserve, è ovvio che le recenti spettacolari performances scientifiche e tecnologiche contribuiscono ad alimentare un diffuso stato di shock psicologico favorevolmente orientato verso il mondo sovietico. Questa è la situazione che si presenta agli occidentali in vista di un auspicabile e non i1nproha bile trasferimento della competizione con l'U .R.S.S. sul piano economico e sociale. Incalcolabili sono le possibilità espansive del commercio estero sovietico, una volta messo a punto anche l'apparato produttivo dei beni di consumo. La manovra centrale dei salari e dei -prezzi può caricare sulle spalle di quel consumatore -· sia pur concedendogli sensibili miglioramenti - il costo di un dumping all'esportazione. Ed a questo punto . è bene rammentare la già accennata involuzione inversa che sembra profilarsi f103] i -lioteca Gino Bianco ,.

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