stiana: che ha trasportato al riguardo sul piano politico gli stessi criteri di giudizio di cui si vale sul piano religioso, riaffermando i principi della ortodossia delle opinioni. della disciplina delle coscienze, dell'unità dell'organizzazione; insomma, i cristiano-sociali ci hanno fatto la figura di eretici della poltica democristiana. Si sa che, da quando hanno fatto il loro ingresso sulla scena elettorale forze cattoliche « milazziane », l'atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche nei loro confronti si è venuto sempre più irrigidendo; sicchè, in occasione del recente Congresso Eucaristico, tenutosi a Catania, cui parteciparono fra l'altro il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro della difesa, ecc., le autorità del nuovo governo regio11ale non vennero invitate, ed anzi si ebbe cura di evitare la loro presenza; ragion per cui, nè Milazzo nè alcuno dei suoi colleghi della Giunta regionale intervennero al Congresso. Questo del venti settembre è stato dunque « l'ultimo episodio della guerra fredda tra l'U.S.C.S. e la Chiesa», come l'ha giustamente definito La Sicilia, il maggior quotidiano catanese; ma non si può certo pensare, secondo le risibili accuse della polemica che ne è seguita, che l'Arcivescovo, col suo gesto di rifiuto a presenziare alla cerimonia, abbia voluto recare offesa alle Autorità costituite, alla benefica Regione Siciliana, ed attraverso questa, persino allo Stato italiano, governato com'è in regime di monopolio politico democristiano! E nemmeno si possono attribuire all'on. Corrao propositi massonici o giacobineschi, quali sarebbero quelli di umiliare i Vescovi o di lasciar prive di assistenza religiosa le popolazioni di nuovi quartieri cittadini. Figurarsi! Si è trattato di nient'altro che di un dispetto fatto• e reso. Si capisce che mons. Bentivoglio, dopo i ricordati precedenti, non abbia voluto rendere omaggio al vittorioso « uscocco· », venuto all'indomani del Cor1gresso eucaristico a far presenti le proprie benemerenze religiose. E in quanto all'on. Corrao, che avrebbe potuto benissimo (noi crediamo), pur deplorando l'assenza ... ingiustificata del presule, consegnare la chiesa al suo vicario, egli non seppe rinunciare all'alone di ecclesiastica magnificenza della cerimonia, a dimostrazione, coram populo, della sua devozione di buon cattolico, e dei me1 riti di huon governo. Ciò che piuttosto importa, ripetiamo, è il contrasto che ne è seguito fra sostenitori dell'Arcivescovo e sostenitori dell'Assessore, non già in veste di militanti di due partiti fratellastri, ma di rappresentanti delle ragioni profonde di vita civile e religiosa del Paese. Ha cominciato un deputato democristiano col rivolgere interrogazione al Ministro dell'Interno per sapere « quali provvedimenti inte11de prendere» a carico dell'Assessore, « la cui inopportuna incompetente valutazione delle norme giuridiche ecclesiastiche san.. cite dal Concordato costituisce grave (sic!) lesione alla dignità della Chiesa e al prestigio dello Stato». Forse il 11inist~o potrebbe limitarsi ad impartire all'Assessore qualche sculacciata per la sua monelleria; e infatti La voce cattolica, organo ufficiale dell'archidiocesi palermitana, dopo aver qualificato il lBSJ Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==