I • della domanda di certi prodotti, furono introdotti nuovi sistemi di raffinazione: il « reforming » ed il «cracking». Per mezzo di quest'ultimo è, infatti, possibile aumentare la resa della benzina, mentre la resa dei. distillati medi e pesanti viene diminuita. Negli Stati Uniti e nel Canadà, a differenza che in Europa, il forte incremento della domanda di benzina era reso possibile da un grande incremento del «cracking». Ora, proprio in Italia, fra i paesi europei, il consumo interno, orientato verso una sempre maggiore richiesta di olio combustibile, non è propizio al «cracking». E' da tenere inoltre presente che il 50% del grezzo raffinato in Italia viene trasportato in altri paesi, con innegabili vantaggi per la nostra bilancia dei pagamenti. Ed anche nei paesi importatori si deve 1 registrare una accentuata domanda di gasolio e di olio combustibile. Questa maggiore produzione, da parte delle raffinerie italiane, di olio combustibile, che rispetto alla benzina ha un prezzo di mercato meno elevato, giustifica il fatto che i margini lordi delle raffinerie italiane, che pure sono favoriti dalla maggiore vicinanza al Medio Oriente, sono i più bassi tra le industrie della raffinazione dei paesi occidentali. E' questo un fenomeno del dopoguerra che rileva una tendenza all'aume11to della resa dell'olio combustibile, prodotto che fino a qualche anno fa era ·considerato secondario e che ora in Italia è passato da poco più del 40% del 1955 al 49% del 1958. Al contrario, la benzina, prodotto più pregiato, è passato dal 18% del 1950 al 14% del 1957, nel totale complessivo della resa. Perciò, mentre il raffronto delle cifre complessive annuali, relative ai quantitativi di petrolio grezzo raffinato in Italia, può incoraggiare considerazioni eccessivamente ottimistiche, l~esame delle componenti singole, ed il relativo raffronto, attenua grandemente questa prima impressione. Si è molto indietro rispetto al 1956 quanto alla resa dei prodotti ricchi della raffinazione, come benzina, gasolio e lubrificanti; ed invece si è progredito con lar• ghezza nella resa del prodotto più povero, cioè dell'olio combustibile. La situazione dell'industria della raffinazione in Italia presenta, come abbiamo visto, notevoli identità con le industrie consorelle degli altri paesi dell'Europa Occidentale. E non c'è dubbio che, attualmente, in tutta quest'area, e particolarmente i11:Italia, i margini lordi della raffinazione, a causa delle ragioni che abbiamo indicato, vanno restringendo. Ciò è dovuto da un lato ad onerosi gravami fiscali, dall'altro alla concorrenza del petrolio americano e del petrolio proveniente da oltre cortina. Tenuto conto quindi del fatto ché in Italia no,n si pongono seri problemi per quel che concerne la dislocazione delle raffinerie, quasi tutte già ubicate lungo le coste, restano i problemi che concernono le dimensioni degli impianti e. quelli che riguardano gli orientamenti e lo sviluppo della produzione, Per i primi basterà dire che, se il 57% della produzioìne complessiva _[75] B·iblioteca Gino Bianco
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