Nord e Sud - anno VI - n. 60 - novembre 1959

di eludere un regime fiscale troppo gravoso, dato che, nei paesi sottosviluppati, dove spesso venivano impiantate le raffinerie (Medio Oriente, Vene~ zuela ecc.), la tassazione era meno forte che nei paesi di consumo. Solo nei . . paesi protetti da alti dazi doganali, come la Francia e_. dal 1930 m poi, l'Italia, la raffinazione poteva risultare conveniente. Dopo la seconda guerra mondiale, ci troviamo di fronte, invece, ad una tendenza del tutto opposta: è ormai un dato di fatto che le raffinerie tendono ad ubicarsi nelle zone di consumo, piuttosto che in quelle di produzione; e ciò, sia per la preferenza che molti paesi, per evitare un maggiore trasferimento di valuta, dimostrano per l'importazione di petrolio grezzo, nei confronti dell'importazione di prodotti finiti della raffinazione, sia per le note vicende che hanno convinto i responsabili economici dell'estrema instabilità che caratterizza la situazione politica medio-orientale. Le proporzioni e l'ampiezza del fenomeno sopra descritto possono rilevarsi ancora meglio dalla seguente tabella: Ripartizione percentuale della capacità di raffinazione per zone mondiali 1919 1951 1958 1962 a) zone di produzione . . . 69,8 49,7 34,6 29,5 b) zone intermedie . . . . 6,5 '9,2 7,2 c) ione di consumo . • . • 30,2 43,8 56,2 63,3 TOTALI • • 100 100 100 100 La prima tendenza da rilevare è qui11di quella per cui l'industria della raffinazione si localizza oramai nelle zone di consumo. Ma c'è anche da rilevare una seconda tendenza: ·nell'ambito delle zone di consumo a localizzare le raffinerie vicino ai grandi porti. In Italia, per esempio, ad eccezione della raffineria della « Condor» ubicata nella zona di Milano, tutte le grandi raffinerie sono disposte in prossimità dei porti. Costo iniziale delle raffinerie - Secondo l'ampiezza della zona da rifornire e per conseguenza in relazione allo sviluppo delle loro installazioni, il costo iniziale delle raffinerie varia sensibilmente. Ed esso cresce ulteriormente se Ia· raffineria ha bisogno di installazioni speciali (desulfurazione dei prodotti di base, petrochimica ecc.) in ragione della natura del grezzo- da essa trattato, o dei prodotti che essa deve fornire. Il costo di una raffineria la cui capacità oscilli fra 2 e 5 milioni di tonnellate all'anno, si aggira sui 12,5 miliardi di lire per ogni milione di tonnellate trattate. Per le raffinerie più piccole, invece, la cui capacità annuale varia tra 500.000 e 1.000.000 di tonnellate, i costi vanno aumentati di circa il 25%, mentre a partire dalla base di 2.000.000 di. tonnellate annue il . [71] ·Bi lioteca Gino Bianco •

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