Nord e Sud - anno VI - n. 60 - novembre 1959

di comprimere e di mortificare la libertà creativa dell'individuo, concorrerebbe, soprattutto, a dischiudere la strada a certa mentalità accentrata ed accentratrice che conduce direttamente agli Stati totalitar1, presso i quali l'obiettivo è dì sorvegliare il cittadino fin nei suoi più riposti pensieri e nelle sue segrete fantasie. A giudizio, insomma, di coloro i quali, fra tante esperienze dirigistiche e pianificatrici, hanno deciso di dire « no » per lo meno alla pianificazione del riposo, l'ideale - lungi dall'essere rappresentato dalla gita collettiva, nella quale siamo costretti dinanzi a un quadro o una statua a dividere la propria emozione con altre venti persone, e se preferisci Carpaccio v'è, invece, chi ricorda che il programma ha scelto Raffaello, - sarebbe costituito dal viaggiatore isolato, che trascura magari il monumento d'importanza storica per ricercare l'opera d'arte minore, o disdegna le collezioni di terracotta, per ammirare quelle dei bronzi, e rivela, in tal modo, una sua personalità ed un suo stile. In questo ordine di idee, i due modelli sono : in altra epoca, il Conte Alfieri, che percorre mezza Europa senza prestare attenzione né a monu- ... menti né a musei, unicamente intento al cruccio e al furore che lo divorano dentro; oppure, in questi nostri tempi, il Conte Keyserling, che, recatosi in Spagna per scrivere un libro su quel Paese, non appena sbarcato sul suolo iberico, rifiuta qualsiasi contatto con il mondo esterno, rimane chiuso per l'intiero periodo della sua permanenza in una stanza d'albergo; nondimeno, al termine del suo ritiro, scrive un saggio tra i più perspicui e rischiaranti sul p9polo spagnolo e sulla sua indole. Naturalmente, nessuno tra gli scrittori favorevoli alla libertà del riposo nega la bontà dei risultati ottenuti attraverso il lavoro fatto a squadre e in gruppo; tuttavia, da parte di costoro si afferma che lo spirito di équipe vale unicamente nella vita pratica, allorché è questione, cioè, di conseguire una determinata méta. Nel caso, invece, del riposo e dei loisirs occorre rompere le righe, procedere ciascuno per conto proprio, in ordine sparso, alla spicciolata. La differenza tra il mondo antico e quello moderno - e si tratta non di un'uscita di spirito, ma di un apologo esemplare che abbiamo rinvenuto presso uno degli autori che si battevano per la 'libertà del riposo - risiederebbe nel diverso comportamento tra noi e i nostri progenitori di fronte al rifiuto di Achille di battersi ulteriormente per i Greci e al suo sdegnoso ritiro sotto la tenda. L'abbandono dei commilitoni da parte del Pelide non- meraviglia e non stupisce i guerrieri BibliotecaG.inoBianco [46]

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==