Nord e Sud - anno VI - n. 60 - novembre 1959

non sospettare che, al di fuori della attività svolta, esistano altre méte ·ed obiettivi degni di essere perseguiti. Costoro, anche quando sono lontani dal posto di lavoro, non trovano altro argomento per i loro discorsi, se non il mestiere o la professione cui attendono; hanno appena abbando- .. nato l'ufficio, la bottega, oppure l'officina, e sono già con il pensiero all'indomani, quando vi faranno ritorno; dichiarano che, distanti dal loro tavolo o dagli arnesi del mestiere, non sanno che cosa fare, sono come pesci fuor d'acqua; e non sospettano in alcun modo che la vita possa essere una totalità di interessi diversi e convergenti. Hanno, pertanto, una concezione sezionale> e quindi unilaterale e ristretta dell'esistenza. Fra i tanti .dei falsi e bugiardi in onore presso il mondo moderno, si è riusciti a spacciare, circondandolo di un'aureola di rispetto e di considerazione, anche il mito del pensionato, che non sa resistere al distacco dalla sua attività, e qualche tempo dopo la cessazione dei suoi rapporti con l'ufficio, deperisce e muore, ad intiero beneficio e vantaggio dello Stato. Ebbene, non saprei ravvisare figura più sterile e miserevole del vecchio pènsionato: costui in tanti anni di lavoro deve essersi ridotto davvero un . guscio vuoto, un involucro senza vita, perché non sa rinvenire una ragion d'essere al di fuori delle sue tristi scartoffie, non riesce a .disancorarsi dalle sue pratiche e dalle sue cartelle, per avvisare, ormai prossimo al termine della sua esistenza, a fini ed obiettivi più convenienti. L'antico mito cristiano è ancora vivo nel mondo moderno in un linguaggio maggiormente aggiornato ed adeguato ai tempi: esso afferma~ in sostanza, che la libertà dell'uomo non è soltanto libertà di opinione, di credenza, di stampa, di propaganda, ma anche libertà dal proprio·lavoro. L'attività spesa durante il tempo libero deve essere - s'è già detto - gratuita e disinteressata e svincolata da qualsiasi fine e tornaconto. Nulla è maggiormente edificante e corroborante che certe discussioni ini,tili, come quelle, per esempio, in onore presso i filosofi o gli uomint di Chiesa, volte ad investigare sulla immortalità dell'anima oppure sulla esistenza di Dio, e che tutte insieme possono essere conVenientemente raccolte sotto l'insegna del superfluo-necessario. AI limite estremo le due attività che maggiormente si addicono al tempo libero sono la preghiera, - in quanto ricerca di un principio unitario che conferisca uri senso ed un significato a. questa nostra esistenza - e la poesia, in quanto creazione disinteressata di mondi magari gratuiti, ma maggiormente degni di essere vissuti. [43] l iblioteca Gino Biar,co

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