ciologica? È questa un'attività scientifica o non lo è? La risposta dev'essere duplice. A parte subiecti, la scientificità della ricerca riposa sulla volontà dell'indagatore di giungere ad una visione « obiettiva » del fatto considerato. E questa volontà non è un elemento accid~ntale; essa esprime, infatti, la coscienza della realtà in quanto dato ed oggetto dell'azione umana. A parte obiecti, la scientificità della ricerca sta, invece, nella « documentabilità >> dei fatti presi in considerazione (che può essere di vario ordine: statistica, d,escrittiva, ecc.) e nella loro ·« disponibilità >> in senso operativo. Nell'uno e nell'altro aspetto, tuttavia, il carattere scientifico della ricerca sociale è di ordine puramente pseudo-concettuale. Trovare situazioni in cui si possano studiare dei problemi sociologici non dipende che dal sociologo stesso, dal suo ingegno e dalle sue possibilità di informazione. Naturalmente, stante il carattere sopradescritto della ricerca, le condizioni politiche di un determinato contesto sociale possono far decadere il ricercatore ad organo meramente tecnico e subordinato o addirittura propagandistico; e da questo punto di vista appare oggi strettissimo il legame fra la democrazia come regime e una sociologia che sia vera attività di studio, affini cioè continuamente i suoi strumenti di indagine senza remore e senza preclusioni, scelga da sè e liberamente i propri argomenti e giunga a conclusioni indipendenti e incondizionate da ogni controllo politico. Ma, quando è giunto al termine del suo lavoro, il ricercatore non è giunto a possedere conoscenze di ordine concettuale; egli si trova, invece, ad aver forgiato gli strumenti indispensabili alla coscienza operativa contemporanea. Nel circolo dialettico e teoretico della concettualità il ricercatore si immette e permane soltanto in quanto ha coscienza critica della natura del proprio operare e in tale coscienza opera. Su questa base è anzi possibile par lare di una sociologia come momento metodologico della ricerca sociale, secondo uno schema che il Croce indicò già a proposito dei rapporti tra filosofia e storia; e si può ristabilire tra sociologia e filosofia una giuntura nuova, del tutto al di ~uori della tradizione metafisico-mitologica del positivismo. Ci rimane ora un ultimo punto da chiarire. La ricerca sociale condivide il suo carattere pseudoconcettuale con le scienze naturali. Bisogna, tuttavia, specificare che la pseudoconcettualità esprime qui soltanto un comune « modus essendi », non ·già un comune « modus operandi». Sotto questo secondo aspetto, manca al metodo della ricerca sociale la risorsa , [31] iblioteca Gino Bianco
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