condotte nei settori più diversi >> (7). Cose non gran che diverse si possono dire per la Germania e, come tutti sappiamo, per l'Italia. Il risultato di ciò è stato un accrescimento di nozioni particolari, uno sviluppo di studi empirici, astorici e classificatori, di cui si è avvertita la sazietà, o si incomincia ad avvertire la sazietà. Si è riprodotta così in Europa, ma entro limiti di tempo più brevi, una situazione che fu già caratteristica della sociologia in altri tempi. « Un'ampia utilizzazione delle tecniche fu nei primi tempi caratteristica della ricerca empirica », scrive lo Stoetzel. « Perchè le loro raccolte di fatti riuscissero il più abbondanti possibile, i ricerc~tori si rivolsero con ingenuità verso altre scienze, per prenderne a prestito le tecniche, soprattutto statistiche. L'empirismo stretto si accompagnava alla credenza, di dominio comune, che "i fatti parlano da soli". La diversità se non confusione dei risultati ottenuti e la loro sterilità in rapporto alla teoria fecero accantonare una simile opinione e mostrarono che non esiste un fatto "puro", che ogni fatto è anche costruito. Ci si rende progressivamente conto di come la parte svolta da questa attività del costruire debba essere nota perchè chi indaga non abusi di se stesso e debba essere intenzionale e programmata perchè i dati possano rivelarsi fecondi » (8). Un'altra conseguenza dell'indirizzo preso dalla sociologia continentale nel dopoguerra, e connessa con la prima testè illustrata, è stato il divorzio sempre più accentuato fra teoria e ricerca, che si è risolto a scapito soprattutto della prima. Al Congresso di Stresa R. Koenig ha potuto iniziare la sua relazione così: « ·Nella presente relazione vorrei esprimere il senso di disagio che in questi ultimi anni ho provato osservando lo sviluppo di alcuni particolari indirizzi della sociologia post-bellica, sia in Germania che in Francia... Il mio senso di •disagio riguarda principalmente il rapporto fra teoria e ricerca. Sebbene si sian fatti molti progressi nella sociologia post-bellica tedesca, e sebbene molti importanti progetti di ricerca siano stati portati a termine con successo, non si può in alcun modo sostenere che le condizioni della ricerca e della teoria da una parte,o del loro reciproco rapporto dall'altra, siano soddisfacenti. Non si avverte nemmeno che questo rapporto necessita, oltre che di un'ulteriore chiarificazione, di un'elaborazione piuttosto sistematica, per evitare i trabocchetti (7) Ivi, pg. 78. (8) BOM541, pg. 414-15. [24] Biblioteca Gino Bianco
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