Nord e Sud - anno VI - n. 60 - novembre 1959

I confronti delle pressioni degli interessi costituiti; ulteriore e più rapido scadimento del tono politico e del clima morale in tutto il paese, e in p_articolare nelle regioni meridionali. Noi stiamo ora numerando e apprezzando proprio i molti e gravi interessi passivi che sono venuti a maturazione . in un tempo anche più breve di quello che sembrava lecito prevedere nel momento in cui l'apertura a destra era consumata. Abbiamo parlato degli interessi passivi maturati a carico della politica meridionalista intesa in senso stretto; ma vi sono anche quelli che sono maturati - sempre a carico della politica meridionalista - nel quadro del bilancio complessivo della politica nazionale. Basti pensare al fatto che i nostri uomini di governo, mentre sono costretti a prendere atto della mancata attuazione del Piano Vanoni, si recano prima a Parigi, poi a Washington, ivi proclamando che c'è un piano dell'Italia, un « piano Pella ))' per un intervento dell'Occidente a beneficio dei paesi sottosviluppati. All'ONU, poi, il Ministro degli Esteri ha dichiarato che « l'Italia è disposta ad assistere la Somalia ancora per alcuni anni prendendo su di sè la maggior parte del peso dell'assistenza tecnica, sia attraverso finanziamenti diretti, sia attraverso accordi preferenziali per l'acquisto di tipici prodotti locali >> (Il Corriere della Sera del 24 settembre). Questo vuol dire che ci presentiamo come la mosca cocéhiera che propone e discute piani di sviluppo del Medio Oriente e dell'America Latina; che abbiamo l'impudenza di qualificarci come paese offerente di aiuti ai paesi sottosviluppati·, quando non disponiamo nè di capitali, nè di tecnici, e quando sottosviluppato è tuttora un terzo del nostro territorio nazionale, dove vive circa il 30% della nostra popolazione; che gli interessi dell'Ente banane, e tutta la rete di quegli altri interessi che sono fioriti attorno ad esso, sono tenuti nel massimo conto dai responsabili della politica estera italiana. E anche questo è tipico di un governo di destra come quello del1'on. Segni: perchè un governo che non fosse condizionato dalla destra si libererebbe volentieri da ogni più o meno costoso impegno in Somalia; e anche da questo ricaverebbe impulso per qualificare - in sede di discussione sui paesi sottosviluppati - l'Italia come un paese ricevente, e nc;,n come un _paese offerente di aiuti. Come abbiamo scritto nell'editoriale dell'ultimo numero di Nord e Sud, questa er~ stata anche la politica di De Gasperi che tanto spesso si ama chiamare in causa dai suoi liquidatori. B~bioteca Ginp Bianco

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