Si è dettO che in Italia il pericolo è a sinistra, e che a destra ttòfi si rischia nulla; che il costo dell'apertura a destra non poteva essere rilevante, e che ben poco potevano influire sugli indirizzi di governo partiti come quelli cui la DC si è recentemente rivolta per formare una maggioranza parlamentare; che lo « stato di necessità)) non consentiva soluzioni politiche diverse da quelle che sono state cercate e trovate, e che d'altra parte tali soluzioni non alteravano i dati fondamentali del programma democristiano, del governo democristiano, degli ideali democristiani. La verità è assai diversa: l'apertura a destra ha significato svolta a destra; liquidazione o accantonamento della parte migliore della classe dirigente democristiana, dei suoi ideali e dei suoi programmi; promozione della parte peggiore alle funzioni di massima responsabilità e cedimento totale nei del Mezzogiorno lo sviluppo del turismo può rappresentare •« una linea d'attacco più consona a recar rapidi vantaggi, anche ai fini di una trasformazione ambientale, quale presupposto di uno sviluppo industriale ». Ma anche da questo punto di vista dello sviluppo turistico come « linea d'attacco » per la trasformazione ambientale e per l'industrializzazione, ben poco, o quasi nulla, è stato fatto. Ora resta da domandarsi se e quando il Governo - visto che si è anche costituito un Ministero del Turismo - intende prendere in esame lo schema della « parabola d'oro», tracciato dall'IMI fin dagli inizi del 1957 e recentemente riproposto all'attenzione delle autorità e degli osservatori responsabili con un articolo di Giovanni Enriquez sul citato numero di Mondo Ec:onomico. Riportiamo, da questo articolo di Giovanni Enriquez, i 5 punti che riassumono lo schema della « parabola d'oro » e che ci sembrano meritare una congrua diffusione, alla quale saremmo lieti di poter contribuire: 1. Esiste una crescente richiesta del mercato per giri turistici organizzati, anche fuori stagione, in particolare per « airtours ». 2. Tutta la zona conosciuta come Mezzogiorno (Continente e Isole) ai fini della legislazione della Cassa ha larghe possibilità di offrire, per un lungo periodo dell'anno, luoghi di riposo e di svago. 3. È possibile concepire l'obiettivo concreto di mantenere, mediamente, in questa zona 50.000 turisti per 240 giorni l'anno, corrispondenti a 12 milioni di giornate-presenza e a introiti diretti per ospitalità e trasporti interni pari a circa 100 miliardi annui. 4. L'ordine di grandezza degli investimenti necessari è di 100 miliardi (2 milioni per letto) per la ricezione, mentre altri 30 miliardi devono essere calcolati per le infrastrutture ad hac, cui si aggiungerebbe di fatto l'utilizzazione di alcune infrastrutture già programmate dalla Cassa, o dai Lavori Pubblici, con eventuali modesti emendamenti o spostamenti di priorità, per un totale di altri 30 miliardi. 5. Un obiettivo di tal genere non può essere raggiunto prima di 8-10 anni, ed esige una chiara politica governativa in materia di turismo da parte del costituito Ministero del Turismo, e la collaborazione degli altri Ministeri interessati. Biblioteca. Gino Bianco (16]
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