allattare il bambino. E quando finalmente poteva riaverlo, ella, ormai impossibilitata a nutrirlo e degradata dalla tortura morale inflittale da Duclair, lo soffocava dopo una crisi di nervi. . Se, come ne « L'uccello nella cupola», ci si trovava di fronte a un caso d1 responsabilità professionale (lì Don Giacomo, qui il commissario Duclair) nel « Il Testimone» l'indagine del narratore criticava anche l'erronea giustizia degli uomini, laddove nel libro del '54 essa s'arrestava di fronte a quello che De Vigny avrebbe chiamato « le silence éternel de la Divinité ». L'inquietudine che, come una « vertigine imprevista», assaliva il commissario Duclair all'obitorio di fronte alla morte faceva un po' pensare alle pagine manzoniane che preludono alla conversione dell'Innominato, ma « Il Testimone» è più vicino al Manzoni « illuminista » (in quanto studioso delle « Osservazioni sulla tortura » di Pietro Verri) della « Storia della colonna infame » che a quello « cattolico » dei « Promessi sposi ». Acutamente infatti Giancarlo Vigorelli, presentando quest'anno l'ulti1no libro di Pomilio, « Il nuovo corso», nella sede romana della Casa Editrice Bompiani, ha parlato della « Colonna infame». L'intuizione del critico lombardo va appunto estesa anche al «Testimone», che sembra riecheggiare, adeguandola ai tempi, ossia trasferendo al mondo spirituale del presunto colpevole quella preoccupazione che nei suoi predecessori era soprattutto fisica, quella meditazione sulla tortura che da Cesare Beccaria giunge sino ad Alessandro Manzoni attraverso Pietro Verri. Dopo « Il cimitero cinese» (reperibile ne « La nuova narrativa italiana» a cura di G. Spagnoletti, Guanda ed.), un bel racconto d'amore sullo sfondo di un paese straniero devastato dalla guerra, una prova che è una strada aperta alle future possibilità del narratore, Pomilio ha pubblicato quest'anno « Il nuovo corso » (Bompiani ed.). In una cittadina di provincia di un paese governato a regime totalitario, La voce della verità diffonde la notizia che il partito dominante ha deciso d'instaurare un nuovo corso, ispirato a una totale libertà. Gli entusiasmi del giornalaio Basilio, primo lettore del quotidiano che ha dato l'annuncio, sono presto smorzati dal singolare comportamento di altre persone (Pietro lo spazzino, alcuni operai, Andrea il lattaio, il capufficio delle Poste, un professore di storia) di fronte all'esaltante notizia, atteggiamento che va dall'indifferenza allo scetticismo e all'aperta condanna. Così inizia l'avventura di Basilio, il quale sa bene che la libertà « non è una di quelle parole da mettersi in giro così, per scherzo, tanto per vedere che effetto fanno sulla gente, ma una volta messe in giro diventano spettri, che uno vuole distruggerli e non riesce ad afferrarli, uno vuole far credere che non esistono e se li vede davanti la notte, e una volta entrate nell'animo della gente uno può portargliele via solo a costo di strappargli l'anima, e a volerle seppellire ci occorre sopra tanta terra, da farne una montagna che si vede a mari di distanza » (pagg. 35-36). Questa struggente consapevolezza rende, a seconda dei casi, ora patetico, ora drammatico, ora grottesco il desiderio di libertà di Basilio durante ventiquattr'ore, perchè il giorno successivo, avendo ormai visto crollare il suo sogno, egli dà fuoco ali' edicola. ardendo insieme con essa. Questa beffa della libertà è vissuta anche da altri personaggi, in chiave satirica (la delegazione cinese, evidente parodia di quegli scrittori che, giunti all'estero, s'illudono di capire subito tutto), esistenziale (la fabbrica di Via del Progresso), grottesca (il primario dell'ospedale, Alesso e &), patetica (il mendicante Lazzaro), drammatica (il direttore del carcere). In questo tragico « conte philosophique sulla libertà», come è stato definito « Il nuovo corso», l'ironia nasce da quella che Manzoni, nello scritto « Del romanzo storico», avrebbe definita « la relazione tra il positivo raccontato e il verosimile proJ)<?sto » e, come nella « Colonna infame», lo scrittore prende posizione nei ri- ' Biblioteca Gino Bianco [124]
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