Nord e Sud - anno VI - n. 60 - novembre 1959

destra economica e politica, diretta a trasferire la proprietà della stampa meridionale - del Mattino, del Corriere di Napoli, della Gazzetta del Mezzogiorno - dal Banco di Napoli alla Confindustria; e il tutto sotto. la regia di Passio e di .Angiolillo (4) come punto di partenza per una complessiva e progressiva politica di liquidazione dell'industrializzazione; nella quale il Corb.ino· liberista non sembra aver mai riposto molta fiducia. Ci limitiamo p~rò a segnalare anche questa interpretazione della chiamata dell'on. Corbino alla presidenza del Banco di Napoli. Così, non possiamo condividere la « fiducia nell'azione di Epicarmo Corbino >> negli stessi termini in cui essa è stata proclamata dalla pagina napoletana del Tempo (5): i più recenti trascorsi politici dell' on. Corbino, quelli del 1958 non meno di quelli del 1953, non testimoniano a favore della fermezza e della stabilità delle sue opinioni politiche, non depongono a favore della sua indipendenza effettiva dai gruppi di pressione che agisco110nel paese. È questa indipendenza che Il Tempo vanta come titolo più autorevole dell'on. Corbin? per rivendicare la massima fid1:1ciada parte di tutti coloro che nel Banco di Napoli vedono ancora uno dei più importanti strumenti potenziali di una più efficace politica meridionale : ma possiamo dimenticare che al tempo delle più eterogenee candidature elettorali dell'on. Corbino si parlò di lui come di un uomo della « Bastagi >>? Diciamo dunque che la presidenza del Banco di Napoli chiama l'on. Corbinoe di fronte all'opinione pubblica meridionalista per una prova d'appello; e diciamo pure che, se per un verso non possiamo no11 temere il peggio, per un altro verso riteniamo che sia doveroso sperare il meglio. C'è ora un altro aspetto del processo di deterioramento della politica meridionalista, e dei suoi strumenti, sul quale è necessario richiamare ancora una volta l'attenzione. L·'anno scorso i piani d'investimento dell'IRI e dell'ENI dimostrarono che un anno era stato perduto e che non ci si preoccupava affatto di far fronte all' « impegno di localizzare nelle regioni del Sud e nelle Isole quella percentuale di investimenti che era sembrata alla maggioranza del Parlamento il minimo indispensabile per assicurare e (4) :C'fr. Mariano d'Antonio e Ivan Palermo: « Il Banco di Napoli e la stampa napoletana », in Cronache meridionali, luglio-agosto 1959. (5) Cfr. Il Tempo dell'8 ottobre 1959, ediz. napoletana. Biblioteca. Gino Bianco [10]

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==