industriali che dovrebbero attuarsi in base alla nuova legge, la metà possa essere richiamata dal Mezzogiorno. Può darsi cie si tratti di un eccesso di ottimismo, a meno che non si intenda intraprendere anche alcune decise iniziative contro determinate e fondamentali strozzature del Sud. La decisione di investire in una nuova attività, localizzandola nel Meridione, anzichè nel Nord, non può essere basata soltanto sullo scarto del 2% annuo d'interesse, oppure sull'ammortamento in 15 anzichè in 10 anni. L'imprenditore tiene conto anche di altri elementi fondamentali, quali le prospettive di mercato e l'incidenza comparativa dei costi di produzione che si vanno ad affrontare. Fra questi ultimi hanno un peso preminente le spese per la forza motrice e quelle della manodopera. Ora è noto come l'energia elettrica sia più cara ne] .Sud. Finchè le tariffe non saranno livellate - sperabilmente al livello più basso - sarà mantenuta una grave remora al progresso del Mezzogiorno. La questione è di competenza proprio del Ministero dell'Industria e del CIP. Ora che la scoperta a Matera di nuovi giacimenti metaniferi da parte dell'ENI scongiura il pericolo di un deficit nella fornitura di energia, tale circostanza può essere abilmente utilizzata dagli organi governativi suaccennati per un più rigido atteggiamento verso le Società produttrici di elettricità nel Mezzogiorno. Anche il problema della manodopera è piuttosto serio nell'Italia meridionale. Non certo che sia scarsa; ma il livello di istruzione e tecnico generale ·è piuttosto basso. La maggior parte delle industrie settentrionali che impiantano nuove attività nel Sud, invia110 in loco perso11ale qualificato con relative non indifferenti spese di trasferta. È quindi necessario diffondere al massimo la cultura, soprattutto quella tecnica, nel Sud. Occorro110 scuole, attrezzature sperimentali, docenti. ► Il provvedimento suggerisce ancora altre riflessioni. La legge è operante per contratti stipulati entro il 31 dicembre 1961. Per tale data è previsto l'inizio della seconda fase di attuazione del l\tIEC, con ulteriore riduzione dei dazi doganali all'interno dei sei Paesi membri. La coincidenza non può essere fortuita, anzi è da pensare che il provvedimento in esame costituisca il primo serio intervento della nostra autorità per mettere in grado la parte ·più debole dell'apparato produttivo di attrezzarsi su di un piano di efficienza concorrenziale. Ci si può ora chiedere se l'impiego dei nuovi mezzi a disposizione sarà il migliore, oppure se non si verificherà una dispersione di fondi in imprese che poi risultino improduttive in un clima di rnaggiore competizione internazionale. _Sempre alla Fiera del Levante di Bari, il I\1i11istroColombo ha rivendicato al 1\Iinistero dell'Industria il compito di realizzare una più qualificata politica industriale, indirizzando gli investimenti verso quei settori che maggiormente possono contribuire all'aumento dell'occupazione e del reddito. L'aspirazione è ambiziosa e certo ·giustificata; ma come si pensa di attuarla? , [91] Biblioteca Gino Bianco
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