Nord e Sud - anno VI - n. 59 - ottobre 1959

valorizzazione di particolari zone per clientele snobistiche o raffinate, anche se implicano programmi di speculazioni fondiarie. 7. « Circuiti )), centri di sviluppo turistico e zone di interesse turistico. - Un qualsiasi progetto, sia pure un semplice schema di « piano regolatore >> del ·turismo meridionale no11può risultare che dalle indicazioni fornite da uno studio esauriente ed approfondito (il cui ayvio riveste pertanto carattere di assoluta urgenza). Tale studio dovrebbe ovviamente essere intrapreso di pieno accordo con il Ministero del Turismo, non solo per ragio11idi confluenza di competenze per quanto riguarda il Mezzogiorno, ma soprattutto perchè un .piano specifico per il Mezzogiorno non può che essere parte di un piano generale per I'Italia, o, perlomeno, non .deve risultare in contrasto, nè nelle linee generali, nè nei dettagli, con la politica turistica nazionale, che è responsabilità esclusiva del Ministero del Tuflsmo. Parimenti dovrebbe essere cercato l'accordo preliminare delle Regioni finora costituite, Sicilia e Sardegna. Il turismo è appunto una delle materie in cui la competenza dei governi regionali è prevalente. Non sembra certo imminente la costituziqne di altre Regioni, ma di questa possibilità dovrà essere te~uto conto in ogni caso. Pertanto nel resto di queste note si supporrà già superato ogni problema di competenza; per lo stesso motivo, quando si parlerà di azione delle amministrazioni centrali o locali, si prescinderà dalla indicazione delle specifiche amministrazioni od enti in questione. All'importanza della concentrazione dell'azione di intervento su limitate aree si è già accennato. Nella formulazione di un piano regolatore bisogna tener presente questo criterio, che si può anche esprimere come « necessità di considerare i problemi di sviluppo del turismo come prevalentemente economici >>. Ciò può imporre la dolorosa, e certo difficile, esclusione di qualsiasi criterio « politico ))' o di giustizia distributiva immediata, fra le varie regioni meridionali. In concreto, il concetto di concentrazione, considerato quanto detto sulla crescente importanza del turismo « di circuito ))' e dell'impiego dei trasporti stradali, si tradurrà nell'identificazione di _pochi itinerari principali, da valorizzare come circuiti turistici. Pertanto questi itinerari dovranno risultare collegati, o facilmente collegabili, ai circuiti esistenti; o comunque risultare idonei ad una rapida valorizzazione. [40] Biblioteca Gino Bianco

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