simili a quelle già esposte, con le ovvie correzioni : è infatti ovvio clie i contatti preliminari dovranno essere presi con industrie ed organizzazioni turistiche, sindacali ed assistenziali di Paesi del MEC e d~ll'OECE; che gli « standard » richiesti agli alberghi convenzionati dovranno essere più elevati di quelli richiesti normalmente per i clienti italiani di corrispondente categoria; che gli sconti sui trasporti potranno includere anche le linee internazionali dell 'Alitalia, ecc. Particolari facilitazioni dovranno essere accordate poi ad organizzazioni sociali estere desiderose di impiantare in Italia dei villaggi turistici con gestione diretta. L'unica contropartita da richiedere in cambio di ogni possibile concessione e facilitazione (concessione gratuita di aree ubicate lungo itinerari turistici, sconti sui trasporti, ammissione a tutte le facilitazioni concesse ai nazionali) dovrebbe essere quella costituita da una larga maggioranza del personale da assumere in Italia, e preferibilmente sul posto, da istruirsi professionalmente (incluse le lingue estere richieste) a cura delle organizzazioni straniere interessate, e possibilmente nei rispettivi paesi, con una partecipazione alle spese da parte italiana. E' appena necessario aggiungere che le organizzazioni sociali italiane desiderose di impiantare villaggi turistici nel Mezzogiorno dovrebbero parimenti ricevere tutti gli appoggi e facilitazioni necessarie. In particolare, e senza però farne una condizione per le due parti, potrebbe esser conveniente di favorire in ogni modo le collaborazioni fra organizzazioni sociali italiane e straniere al fine di permettere il pieno continuo sfruttamento delle attrezzature. Unica condizione, anche nel caso di iniziative italiane, dovrebbe essere l'ubicazione lungo circuiti di interesse turistico primario. 6. Altre iniziative da prendere durante la prima fase. - I). Studio· sistematico dei problemi dello sviluppo del turismo italiano. Lo studio, partendo .dall'analisi della domanda secondo i concetti indicati nella prima parte del presente appunto, dovrebbe fornire i principali dati neces~ari per la formulazione di un vero e proprio « piano regolatore » dello sviluppo turistico italiano, con particolare riguardo al Mezzogiorno. Ad un tale stuqio dovrebbero collaborare, attraverso esperti da loro nominati, i vari enti turistici italiani; ma l'impostazion~ e la responsabilità dovrebbe appartenere ad un team ristretto di esperti, anche stranieri, assolutamente indipendeni da qualsiasi burocrazia. Particolare rilievo nel quadro di questo [37J Biblioteca ino Bianco
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