e privati interessati. Ad esempio, quello degli enti di gestione del programma; la possibilità di una partecipazione dei datori di lavoro dd una parte del finanziamento del programma; la possibilità di far coincidere il periodo di vac~ze scolastiche con le ferie del capo di famiglia ecc. ecc. Dovrebbe in ogni caso essere tenuto conto dell'esperienza fatta in materia di turismo sociale dal Touring Club Italiano (con la Cassa Viaggi e Vacanze) dalle ACLI, dall'ENAL, dall'A.I.G., ecc. ecc. Il programma non appare comunque di troppo difficile realizzazione, ove si abbia una reazione favorevole da parte degli esercizi alberghieri. Si tratterebbe in sostanza di un programma di non enormi dimensioni : limitato a poche migliaia di presenze giornaliere per il periodo di qualche mese, dato che le capacità alberghiere inutilizzate nel Sud non vanno per ora molto al di là di quest'ordine di grandezza. L'obiettivo che ci si dovrebbe proporre di raggiungere in questa prima fase, sebbene limitato, è però di grande importanza psicologica: esso consiste nel creare un clima di ottimistica attesa, nel creare un precedente, nel dimostrare praticamente delle prospettive più aperte, di rompere delle situazioni stagnanti. D'altra parte, si tratterebbe di aprire un iniziale, se pur modesto, alveo ad una corrente che potrebbe divenire in breve tempo imponente. Considerando infine il costo limitato di questo programma ed il suo grande valore sperimentale e dimostrativo, dovrebbe darsi ad esso la più pronta attuazione. I fondi necessari potrebbero, probabilmente, essere reperiti sui bilanci ordinari dei vari enti partecipanti. Una valutazione precisa dell'entità dei vari impegni potrà essere fatta comunque solo dopo stabiliti i necessari contatti esterni. Non sembra necessaria, infine, per l'esecuzione del programma alcuna nuova legge o decreto. 5. Promozione del turismo sociale straniero. - Se la promozione del turismo sociale italiano sembra essere il primo, più agevole passo verso la valorizzazione turistica integrale del Sud, la promozione del turismo sociale estero appare altrettanto essenziale. Si tratta, infatti, da un lato, di rivelare per la ·prima volta il Sud italiano a notevoli aliquote di turisti stranieri, destinate ad estendersi rapidamente; e dall'altro lato di iniziare molti esercizi turistici meridionali al più impegnativo servizio richiesto da clientele di diversa lingua e di più esigenti gusti. Le linee per l'esecuzione di questa parte del piano sono in sostanza [36] Biblioteca Gino Bianco
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