Nord e Sud - anno VI - n. 59 - ottobre 1959

siano disposte a contentarsi dei limitati divertimenti di tipo popolare disponibili (cinematografi, locali da ballo all'aperto, o di terz'ordine, ecc.). Deve inoltre risultare di reddito modesto, non solo e non tanto perchè possa contentarsi del presente basso « standard >> qualitativo di locali e servizi, quanto perchè sia il più possibile sensibile ad una possibile incentivazione del turismo di « bassa stagione >> costituita da sostanziali riduzioni dei prezzi di alberghi, ristoranti e trasporti. Dal profilo tracciato si conclude che la clientela potenzialmente più adatta appartiene al ceto operaio ed alla piccola borghesia impiegatizia; e che quindi ricade nel tipico campo d'azione del cosidetto « tiJr1Jsmo sociale >>. 4. Promozione del turismo di « bassa stagione >> e del turismo sociale interno. - Come azione pratica da svolgere concretamente, ai fini del reperimento della clientela, occorrerebbe fare preliminarmente un rapido inventario delle attrezzature idonee, e non pienamente utilizzate, ubicate secondo le seguenti priorità: a) lungo pochissimi itinerari o « circuiti >> che risultino i più idonei ad una successiva valorizzazione intensiva: si ritiene che essi possano essere costituiti dalle due strade litoranee - la tirrenica che da Salerno giunge allo stretto di Messina, la adriatica fino a Taranto·_ nonchè dalla Sardegna (ciò è solo indicativo); b) lungo i circuiti secondari, facilmente collegabili ai primi: sempre a titolo esemplificativo, si potrebbe indicare la Sila ed il litorale ionico; e) in zone comunque depresse, ma turisticamente interessanti, come, per esempio, il Parco Nazionale d'Abruzzo (salvo le limitazioni imposte dal clima). Ciò fatto, d'intesa coi Ministeri del Turismo, dei Trasporti e del Lavoro, dopo opportuni accordi, da un lato con le organizzazioni di categoria alberghiere, dall'altro con le industrie a partecipazione statale e con alcuni grossi gruppi privati, con i sindacati, con le organizzazioni sociali ed assistenziali, occorrerebbe lanciare un deciso programma di promozione del turismo sociale italiano. In pratica occorrerebbe stabilire accordi con i datori di lavoro affìnchè facilitino ai propri dipendenti, anche con un programma di scaglionamento delle ferie pagate, la possibilità di trascorrere le loro vacanze nel Mezzogiorno, presso alberghi di Il, III e IV categoria convenzionati secondo contratti << standard >> stabiliti d'intesa con le organizzazioni di categoria. I prezzi dovrebbero prevedere fortissimi [34] Biblioteca Gino Bianco

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