Nord e Sud - anno VI - n. 59 - ottobre 1959

appunto dall'analisi dell'offerta attuale. Solo la saturazione dell'offerta può spingere positivamente all'ampliamento degli impianti. La questione può più semplicemente porsi così: che cosa può offrire oggi il Mezzogiorno in fatto di attrazioni turistiche e di attrezzature ricettive? Cercheremo di rispondere dividendo anzitutto, per facilitare il discorso, le _attrattive turistiche in quattro gruppi: bellezze naturali e clima; attrattive artistiche; divertimenti; speciali manifestazioni artistiche e folkloristiche, fiere commerciali. Ora, la situazione del Mezzogiorno per i diversi settori così enunciati è la seguente: Bellezze naturali e clima. Qui, soprattutto per quanto riguarda il clima, ci imbattiamo subito nel principale atout turistico del Mezzogiorno. Al pari di quello, universalmente noto, della Riviera francese ed italiana, il clima di molte località del Mezzogiorno si presta al turismo di tutte le stagioni. Si tratta, ovviamente, di 11nfattore di estrema importanza, su cui, fin dall'inizio, ed a preferenza di qualsiasi altro, occorre impostare la promozione pubblicitaria, individuale e collettiva, del Mezzogiorno, che dovrà essere presentato attraverso la continua ripetizione di pochi e ben studiati slogan pubblicitari del tipo : il paese « dove non esiste l'inverno >>. Attrattive artistiche ed archeologiche. Qui la situazione non è più favorevole di quelle di altre zone italiane; e comunqu•e questo fattore non è così caratteristico del Sud come il clima. Divertimenti (spettacoli, night clubs, case da gioco ecc.). Qui il quadro è del tutto negativo. I « divertimenti >> sono pressochè inesistenti e non esiste « vita notturna >>. Rari i cinematografi, e appena decenti; rarissimi i concerti e gli spettacoli teatrali di qualche valore. Manifestazioni artistiche e folkloristiche; fiere commerciali. Anche qui il bilancio non è più favorevole di quello di altre zone italiane. Occorrerebbe quindi valorizzare le buone iniziative esistenti, e promuoverne di nuove. Occorrerebbe però poter attenuare in questo settore, in cui la collaborazione delle organizzazioni sociali e sindacali è facilmente mobilitabile, il fiscalismo assolutamente paralizzato della Società Italiana Autori ed Editori, che, in questo settore, è uno dei più efficaci strumenti anti-turismo che siano umanamente concepibili. [32] Biblioteca Gino Bianco

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