Trascurando per ora di considerare le locande (il cui livello medio non sembra sufficiente per includerle in un primo tempo in un programma di interventi) appare subito evidente che gli esercizi di II, III e IV categoria rappresenta~o, com'è logico, la grande maggioranza. Non ho avuto . finora la possibilità di calcolare la percentuale d'ocèupazione delle varie categorie, ma essa dovrebbe presumibilmente confermare il dato nazionale, già riportato sopra, che misura in certo modo lo sfruttamento più o meno efficiente della capacità ricettiva, che dà un quoziente massimo per gli esercizi di lusso e di I categoria. (1,37) e quozienti decrescenti per gli altri, 1,15 per la II categoria e 0,93 per la III e per la I'l. Da ciò si ricava una importante conclusione: un'azione rivolta ad assicurare il pieno impiego delle attrezzature esistenti - il che equivale a dire « organizzare il mercato )) - dovrebbe cominciare col sostenere il mercato degli esercizi di II, III e IV categoria, cercando nel contempo di ottenere un miglioramento ·degli << standard ))·qualitativi dei vari esercizi delle diverse categorie, fino, possibilmente, ad ottenere il passaggio nella categoria superiore. L'impresa non appare impossibile, nè tale da richiedere troppo tempo. Nei paragrafi seguenti cercherò appunto di esporre un limitato piano di « sostegno )> del mercato turistico meridionale, per assicurare intanto il pieno sfruttamento delle attrezzature esistenti. Tale programma provvisorio si propone un primo, ìmportantissimo obiettivo economico e più ancora psicologico : creare anzitutto un clima di ottimismo e di prosperità fra gli operatori attuali. Inoltre esso dovrebbe poter essere attuato al più presto e con un minimo di spesa. Sarebbe così il primo passo, in attesa di poter formulare - una volta compiuta la necessaria preparazione degli enti pu~blici e privati interessati - un vero e proprio « Piano Regolatore >> organico del turismo meridionale, per la cui progettazione ed avviamento sono però necessari nuovi strumenti legislativi e finanziari di cui ili organi dello Stato, e in primo luogo il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno non possono per il mo1nento disporre. Un primo, tangibile successodi un primo, provvisorio programma, quale potrebbe essere quello che esporremo sommariamente nei prossimi paragrafi, dovrebbe facilitare l'accettazione, da parte delle varie Amministrazioni e dell'opinione pubblica,· di una linea più organica ed impegnata a favore del turismo in gene~ale - prima ancora che del turismo meridionale - che finalmente ril30J Biblioteca Gino Bianco
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