Molto probabilmente la situazione economica di tutti i giornali che escono nel Mezzogiorno è deficitaria: troppo limitata la tiratura, e quindi la circolazione, di og~i singolo quotidiano per poter dare, accanto ai ricavi limitati della vendita dello spazio pubblicitario (affidata anche questa a un semi~monopolio nazionale e a un monopolio assoluto nel Sud), un introito che copra le spere di fabbricazione del giornale (6). Il deficit è in alcuni casi sopportato da enti pubblici, in altri da un industriale ambizioso che considera la sua stampa come uno strumento di cc pubbliche relazioni >> per il suo partito politico e le sue attività mercantili. In una situazione di questo genere, si è costretti ad affermare che la stampa, la radio, la televisione e il cinema non sono in grado di assolvere, nel Mezzogiorno, al loro essenziale compito: di permettere cioè al pubblico di scegliere e di sostenere con la sua adesione quegli strumenti che rispecchino le aspirazioni dei diversi gruppi sociali operanti nel Sud; nè si.può sostenere che esista da parte dei vari promotori delle comunicazioni pubblicistiche quella varietà di impostazioni, di programmi politici, economici, sociali che attivano una dinamica cultura, fervida e aggiornata, come quella che ci si dovrebbe aspettare da una popolazione intelligente, viva e desiderosa di progresso civile e sociale. IGNAZIO WEISS (6) Vedi Ignazio Weiss: La. struttura economie.a del giornale, in « Comunità », n. 61, luglio 1958. Biblioteca Gino Bianco · [26]
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