trovano nei quotidiani del Mezzogiorno quanto desiderano e aspirano di trovare. Si notino in·fine le bassissime quantità di lettori, soprattutto negli Abruzzi, nelle Puglie, in Basilicata e in Calabria, in relazione alla popolazione adulta ivi residente (vedi tabella N. 1). Riteniamo interessante fare un'analisi dei lettori meridionali per quanto concerne la tendenza politica dei giornali da essi letti. E' sempre controverso il problema se il lettore sceglie il giornale che meglio rispecchia il suo atteggiamento politico, oppure se è compito, funzione della stampa, quella di cercare di ottenere l'adesione dei suoi lettori ai principi ideologici che essa sostiene e di cui si fa promotrice. E' molto probabile comunque, e lo dimostrano diverse constatazioni fatte non solo in Italia, che sono molteplici le ragioni per le quali un lettore acquista e normalmente rimane fedele a un determinato giornale. La tendenza polìtica può essere solo uno degli elementi che determinano la sua scelta, mentre molti altri fattori, connessi anche ~Ila maniera in cui un lettore l~gge un quotidiano, inducono il lettore a preferire un organo di stampa in confronto ad un altro. La cronaca locale, per esempio, molto spesso è l'unica parte del giornale letta con interesse; altri lettori scorrono soltanto i titoli di un quotidiano, e con questo tipo di lettori avrà più fortuna quel giornale che sa condensare in poche parole l'essenza della notizia e dell'informazione. Altri organi di stamp~ possono influenzare la preferenza di alcuni lettori con la parte illustrativa, con le immagini; altri ancora, per una certa speciale classe sociale, con la terza pagina; altri infine con gli avvisi economici o col settore dedicato allo sport, e così .via. Comunque non ci sembra privo di interesse vedere la maniera in cui si articolano le preferenze dei lettori meridionali in relazione alla tendenza politica dei giornali. La tabella 4 dà questa indicazione. I giornali di centro raccolgono il 74,3_%dei lettori meridionali; quelli che preferiscono leggere i quotidiani di sinistra rappresentano il 10,1 o/o, mentre gli affezionati ai giornali di destra ammontano al 15,6%. Data la situazione economico-sociale imperante nel Sud della penisola, ci si potrebbe attendere una aliquota assai più alta di lettori per i giornali della sinistra; mentre, d'altra parte, può sorprendere che la stampa di destra trovi più lettori di quella di sinistra. Un confronto con i. risultati delle ultime elezioni politiche del 1958 comproverebbe che non esiste, come del resto si è verificato nel nostro [16] Biblioteca Gino Bianco
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