l'événement, mais tout autant les choix inconscients de l'ame collettive. En lisant notre jourrial, nous donnons à la Presse autant que nous re_ce~ons d'ell~ ». . Il secondo, che è di RAYMOND BARILLON, si inquadra meglio 1n quel disegno, 1n gran parte incompiuto, che è una storia, su basi scientifiche, del ~iornalismo moderno; si intitola Le cas Paris-soir e si serve, appunto, del famoso giornale francese e delle sue vicende per mettere in evidenza quelle caratteristiche che un foglio del pomeriggio deve possedere tuttora per conquistare il pubblico dei_ ~randi centri urbani. Si tratta di un saggio che dà eguale importanza all'aspetto pol1t1co e a quello tecnico del problema giornalistico; e che riesce così a fornire un panorama della Francia nel periodo tra le due guerre, suggerendo al tempo stesso le direttive che ogni impresa giornalistica deve seguire per conquistare il proprio posto in un mer- . cato agguerrito. Il terzo volume della collana è dedicato ad un argomento apparentemente di scarsa attualità, in realtà essenziale per comprendere lo sviluppo di certe tendenze del giornalismo di oggi; nei Canards du XIX siècle, infatti, J. P. SEGUIN cerca di spiegare, narrandone l'origine e le forme caratteristiche assunte nell'S00, il suocesso riscosso dalle « no uve lles à sen'Sation ». Questo tipo di notizie costituisce ora un aspetto tutt'altro che trascurabile di tutta la stampa quotidiana e settimanale; e la tecnica che distingue la presentazione di tali notizie può ritrovarsi nei « canards >>, che ebbero ampissima diffusione in Francia nella prima metà del diciannoves·imo secolo. -Tutti e tre i volumetti rivelano un lavoro diligente e metodico e un'attenta consultazione delìe collezioni dei giornali e delle pubblicazioni ·esaminate; che è l'unica maniera, del resto, per raggiungere in questo campo risultati di qualche rilievo. L'editore, inoltre, ha già annunciato i titoli di altri volumi che usciranno presto nella stessa serie e che rivelano una scelta accurata dei temi: 1870-71 La Guerre, la Commune et la Presse., di A. DuPuY; La vie a Paris sous l'occupation, di G. WALTER; e Hitler au pouvoir., réaction de la Pres~e, di A. GROSSER. Nel .complesso, si tratta di studi che possono portare un contributo veramente decisivo, oltre che alla storia della stampa, alla ricostruzione di un periodo o di un'atmosfera; e che anche nel nostro paese potrebbero fornire dati di indubbio interesse agli scrittori politici. Per adesso, almeno in Europa, la Francia è all'avanguardia; e, accanto a queste monografie, compaiono ogni anno anche opere più a1npie, di -solito a carattere divulgativo. lA Presse Moderne di P. DENOYF.Ru,scita qualcl1e mese fa a cura delle « Presses Universitaires de F'rance », che ha superato in pochissin10 tempo le 60.000 copie di vendita, è indubbiamente tra le più serie e documentate. Dopo i primi capitoli, dedicati a « !'industrie de la presse » ( cioè alla struttura di un quotidiano, al ruolo della pubblicità, alle agenzie d'informazione) il libretto di Denoyer contiene una rassegna aggiornatissima della situazione della stampa in Europa, negli Stati Uniti e nell'Urss. Ma il merito maggiore dello studioso francese è quello di tentare, in ogni pagina, di conciliare le esigenze divulgative con quelle della puntualizzazione dei più importanti problemi del gior~alismo nel momento attuale. Riuscendovi quasi sempre. [N. T.] ( Hanno collaborato alla Cronaca Libraria: Angiolo Bandinelli, Nicola Tranfaglia). Dir. Resp. a F • Compagna • Segr. Redaz. R. Cappa • Stampai Arehetipografia di Milano S.p.a. • Viale Umbria, 54 Spedizione in abbonamento postale, Groppo m - Pubblicazione registrata preuo il Tribunale di Milano N • 354.6, 8 novembre 1954' - Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria cd artistica riaervati manoaeritti anche oe non pnhhlicati non si reatituiecono. I Biblioteca Gino • anco
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