I continuo ricambio dei compiiatorl, per cui era frequente, ad esempio, che il giornale dopo avere attaccato a fondo un personaggio locale, ne divenisse il più strenuo sostenitore. Successivamente il foglio passò ad un « Fronte di Azione Nazionale >> di cui divenne l'organo regionale e, in questa fase, pubblicò anche un'edizione straordinaria in occasione di un comizio politico dell'on. v"ritoReale (3). L'esclusiva di cui godette all'inizio Il Gazzettino, e che consentiva al proprietario di retribuire alcune collaborazioni, cessò con ]'uscita di altri periodici. Tra le pubblicazioni nuove, Il Lavoratore e Azio12eProletaria furono i più accesi nella polemica e nella denuncia contro fascisti, profittatori e borsaneristi locali. Il l.Avoratore, vecchia testata socialista soppressa dal fascismo, riprese le pubblicazioni nell'aprile '44, sotto la direzione dell'on. Attilio di Napoli, ministro dell'Industria e Lavoro nel gabinetto Badoglio; mentre il settimanale della federazione co1nunista di Potenza, Azione Proletaria, usciva nel giugno dello stesso anno, diretto prima da Michele Pellicani (4) poi da Anselmo Tursi. Il tono dei due periodici non era molto diverso, salvo una maggiore vivacità del secondo; entrambi intendevano condurre una battaglia moralizzatrice contro le soperchierie del regime, in campo locale, e contro la corruzione legata al contrabbando. Troppo spesso la polemica si faceva personale ed i giornali (.14zioneProletaria in ispecie, la cui rubrica « La voce del popolo » settimanalmente denunciava, senza far nomi, ma assai trasparentemente, profittatori vecchi e nuovi) si trasformavano in fogli sca11dalistici. L'impegno politico, e insieme l'assenza di quotidiani nazionali, portava i due fogli a dedicare la prima pagina alla cronaca della guerra, con incitamenti ai giovani perchè attraversassero le linee e si unissero ai partigiani. Azione Proletaria si faceva inoltre portavoce del Comitato Provinciale di Liberazione e di Potenza e ne pubblicava i comunicati e gli appelli alla popolazione, mentre i corrispondenti della provincia riempivano le colonne della cronaca con documenti comprovanti il passato fascista o squadrista di piccoli gerarchi comunali. (3) Nel dopoguerra questo rappresenta un caso isolato, e comunque restano sporadici i precedenti; il maggior numero di edizioni straordinarie si è avuto negli anni dall' '11 al '14 ( Il Risveglio). (4) Poi redattore a Roma de L'Unità, vice-direttore del Settimanale comunista Vie Nuove, attualmente redattore-capo di Corrispondenza Socialista, settimanale degli ex comunisti che si raccolgono intorno al sen. Eugenio Reale. Bibliotecaginobianco
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