Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

vincia risente del clima scarsamente aperto dell'ambiente in cui si sviluppa, in periodo di dittatura non ha neppure la possibilità di quella polemica a sfondo politico-sociale, o personale, che ne ha sempre costituito la caratteristica più viva. Sicchè il riferimento alle esperienze precedenti alla 1 a guerra mondiale spiega, meglio di ogni altro, alcune caratteristiche del giornalismo lucano; anche se, naturaln1ente, fattori propri della particolarissima situazior1e influenzano la fisionomia della stampa negli a11ni immediatamente successivi all'ultima guerra. Ma i vecchi tratti ricompaiono a poco a poco e finiscono per riprendere in pieno il proprio posto. E questo già nel 1945. Giacchè, per quanto riguarda la Basilicata, può ben dirsi che il conflitto ebbe termine nell'ottobre del '43 e che alla fine di quell'anno - mentre gli echi della guerra si facevano sempre più lontani e il governatore inglese si insdiava nei due capoluoghi - esisteva già un clima di dopoguerra. E fu senza dubbio questo clima a favorire le molteplici iniziative di stampa, oltre al fatto éhe la regione rimase per un lungo periodo di tempo quasi completamente tagliata fuori dai grandi centri del Mezzogiorno, da Napoli e da Bari. 2. - I due o tre periodici sopravvissuti col fasicismo non furono nulla più che una mortificante silloge di fogli d'ordine e di notizie di cronaca mondana; e anch'essi del resto cessarono le pubblicazioni prima del '43. Non esistevano perciò, dopo l'armistizio, dei fogli regionali, in un momento cioè in cui da un lato la sete di notizie (111 Basilicata giunsero solo tardi, e saltuariamente ancora nel '44, i quotidiani e i periodici stampati fuori della regione), dall'altro l'urgenza che gli uomini compromessi col regime sentivano di giustificarsi, e gli antifascisti dì mettere sotto accusa e fare almeno processi verbali ai primi, e il bisogno che le organizzazioni politiche nascenti o risorte sentivano di uno strumento di propaganda, ne rendevano quanto mai necessaria la presenza. Si spiega perciò l'eccezionale diffusione che i giornali usciti dopo l'arrivo degli alleati, e stampati con mezzi di fortuna, avrebbero avuto nella regione (1). Il Gazzettino è il primo di essi (il numero con cui inizia le pubblicazioni porta la data del 6-2-44) e costituisce uno dei rari esempi, per la Basilicata, di un'iniziativa di stampa sorta con intenti prevalentemene com- (1) Una cartiera di Venosa fornì a L)Ordine carta da imballaggio, mentre Il Gazzettino usciva su carta policroma da manifesti, l'unica disponibile presso la tipografia, Bibliotecaginobianco [92]

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