perchè si riferisce ad un periodo che coincide con la restaurazione, dopo la parentesi fascista, degli istituti democratici, e quindi della libertà di stampa. A comprendere le attuali caratteristiche della stampa lucana può riuscire utile un breve esame della situazione esistente negli anni precedenti al periodo da noi preso in esame. E tra i periodici sorti e sviluppatisi negli anni che vanno dagli inizi del secolo alla 1 a guerra mondiale, ci è sembrato indicativo l'esame di tre dei fogli più notevoli e rappresentativi: La Provincia, quindicinale cattolico direttamente influenzato dal fondatore dell'Unione Popolare in Basilicata, don Vincenzo d'Elia; La squilla lucana di tendenza socialista, e Il Risveglio, anch'esso socialista, ma di impostazione e modi meno accentuatamente regionalistici. Per quanto riguarda La Provincia, la cui funzione era effettivamente sentita negli ambienti cattolici della regione che risentivano i riflessi della particolare tensione esistente in campo nazionale, emergono a prima vista alcuni tratti di un certo i11teresse: essa infatti rappresenta un tentativo siste1natico di fornire al lettore un'interpretazione unitaria degli avvenimenti, traendone di volta i11volta il ,commento, secondo la morale cattolica e la prospettiva dell'inserimento dei cattolici nella vita pubblica. Così, accanto alle cronache regionali che occupano largo spazio, buona parte del periodico è dedicata a commenti di politica interna ed estera, ed a discussioni sulla dottrina sociale cattolica. Sia nella presentazione che nella interpretazione dei fatti predominano gli intenti moralistici. Non manca nel giornale, che pure ha carattere prevalenteme~te politico, una pagina liturgica, in cui si pubblicano vite di santi, inni e poemi di argomento religioso, ecc. ; ma prevalgono le polemiche personali con gli anticlericali di marca podrecchiana, degradanti fino all'abuso di termini volgari e non di rado ingiuriosi; probabilmente, quest'ultima, di polernica politica e spesso di politica locale, era la parte più letta di tutto il periodico; il quale non aveva spazio per i problemi culturali, salvo le pochissime volte in cui ospitava articoli di critica letteraria, improntati agli atteggiamenti tradizionali della cultura conservatrice cattolica rispetto all'arte e alla letteratura moderna (cfr., ad esempio, l'articolo intitolato: « Sensualità malata in D'Annunzio )) . Ne La squilla, diretta da G. Albano, che è dello stesso periodo, pur avvertendosi un'impostazione politica abbastanza precisa, le esigenze giorBibliotecaginobianco [90]
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