( I \ • ' ' ' l I Uiìa contìnuita di vita pressochè trimillenaria. Ed anche la città intesa come società autonoma, centro di commercio, di governo e di attività intellettuale, abitata da una popolazione in gran parte non contadina, è un fenomeno che nel Mezzogiorno è tutt'altro che recente. Tuttavia, la moderna città industriale, centro di un'attività produttiva impostata ai maggiori o minori livelli della moderna impresa indusriale, centro di relazioni commerciali intensissime con le più lontane parti del mondo, organismo sensibile alle minime variazioni della congiuntura internazionale, totalmente distaccata dal circostante ambiente agricolo per il suo rilievo economico-produttivo, sede di rapide e intense mutazioni del costume e della psicologia sociale: è questo il fatto urbano di cui si avverte la mancanza diffusa nel Mezzogiorno. Al contrario, la città meridionale permane essenzialmente come centro politico e amministrativo; la sua attività manifatturiera, è prevalentemente, e assai spesso esclusivamente, artigiana; il suo respiro commerciale di rado o debolmente varca l'ambito regionale, o, al più, nazionale. Il suo rapporto con la campagna circostante non è quello univoco e circostanziato della città moderna, ma è invece, un rapporto complesso e difficile. Il rapporto citta-campagna nella civiltà contemporanea si può, infatti, esprimere nella formula << urbanizzazione delle campagne )), che sottintende al tempo stesso un fenomeno di ammodernamento economico e un fatto di costume. Nel Mezzogiorno è, invece, la città, che pt1re vive in gran parte parassitariamente al margine della campagna, a subire nell'economia e nel costume la prevalenza di questa. La campagna è presente nella città già per il solo fatto che una gran parte, e assai spesso la maggioranza, della popolazione cittadina è formata da contadini; e, dal punto di vista della società, la citta meridionale è conservatrice gelosa del costume e dei rapporti tradizionali non meno delle campagne. La formula « città contadina )) ha in sè, pertanto, relativamente al Mezzogiorno, un significato assai più pregnante di quello richiamato dalla immagine del « dormitorio )) contadino. Assenza o estrema carenza di borghesia imprenditiva e di proletariato industriale, presenza di proletariato e sottoproletariato rurale sono, dunque, nella costituzione sociale, le note caratteristiche della città meridionale. E là dove questa ha dimensioni demografiche notevoli, una nota ulteriore e ancor più caratteristica è costituita dalla presenza di un sottoproletariato urbano, dai confini soBibliotecaginobianco [78]
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