che ha maggiore e più immediato significato politico nazionale ed internazionale. Affine a questa emigrazione verso l'Europa, per i motivi di bisogno e di lavoro che ne sono alla base e per l' animus che lo muove, di eguale significato politico sul piano nazionale, e anch'esso in via di progressivo ingrossamento, è il movimento dal Meridione verso l'Italia centrosettentrionale. In questo, però, bisogna distinguere la grossa componente costituita dall'alta aliquota di meridionali che si dedicano alle carriere della pubblica amministrazione: modo tra i più singnificativi tra quelli in cui si esprime la depressione meridionale. Del movimento verso l'alta Italia, comunque, il cc triangolo industriale >> rappresenta il principale polo di attrazione per la corrente che è di esodo in senso stretto, mentre Roma lo è per quanto riguarda la burocrazia e gli impieghi. Infi11e,più composite di tutte e più varie nella loro fisionomia geografica e sociologica sono le correnti migratorie interne al Meridione stesso (18). Di esse dovremo ancora occupa"rci, anche al fine di individuare, dopo quelli di destinazione, i centri di partenza dell'emigrazione meridionale. La depressione meridionale e l'emigrazione. - Si ripete spesso che l' arretratezza delle strutture economicl1e del Meridio11e dipende dai fatto che esse non l1anno conosciuto la cc rivoluzione industriale >) e sono perciò rimaste a11coratequasi esclusivamente alle attività e ai processi produttivi primari. Il che è certo esatto; ma va ulteriormente specificato, aggiungendo che il Meridione non ha conosciuto neppure, se non assai tardi e parzialmente, la e< rivoluzione agraria )>, il passaggio cioè dall'economia agricola tradizionale ad una economia agraria modernamente impostata negli ordinamenti culturali, nei metodi di lavorazione della terra, nei rapporti fra capitale e lavoro, nella strutturazione giuridica delle figure partecipanti all'impresa. I due momenti essenziali della rivoluzione agraria, la soppressione cioè del feudalisimo e la penetrazione del capitalismo nelle campagne, se non sono stati assenti dalla storia meridionale, vi hanno avuto però sviluppi ed aspetti particolari. Un terzo aspetto, anch'esso importante, della rivoluzione agraria, il passaggiocioè ad una produzione agricola intensiva e specializzata, è assai recente ed è presente solo in alcune zone del Mezzogiorno. Non è qui il luogo per rievocare gli sviìuppi assu.nti dal- (18) G. GALAsso, 1. cit. Bibliotecaginobianco .[76]
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