Nord e Sud - anno VI - n. 58 - settembre 1959

di Giuseppe Ciranna) abbiamo mosso alla sinistra democratica la critica « di essersi comportata co,ne se non vi fosse altra prospettiva se non quella indicata dai so.cialisti a Napoli>> ; di aver giocato, cioè, tutto sulla possibilità di una « reazione della base democratica e antifascista della D.C., qualora i dirigen,ti si fossero visti costretti a rivolgersi a destra>>;di aver rischiato troppo quindi quando si è voluto rovesciare il governo di centrosinistra e togliere alla D.C,. ogni possibilità di collaborazione a sinistra. All'on. Nenni (in un articolo sull'Avanti! del 26 Luglio) è sembrato che una critica del genere, formulata << mentre la crisi di chiarificazione afferra alla gola i democristiani>>, nei giorni cioè del discorso dell'on. Moro e del Convegno di Firenze delta corrente di sinistra (la Base) della D.C., « sa di partito preso». Diamo subito atto all'on. Nen1ii che in quel suo articolo - magari anche al fine di dimostrare che gli appunti mossi· al P.S.I. e alla sinistra democratica da Nord e Sud sanno di « partito preso >>- si sono lette molte cose se1inate, che ci trovano pie11amente co11senzienti. Ma quando egli afferma che << la situazione è seria perchè, in rapporto a/,la attuale contingenza econornica e sociale, il settore più combattivo del capitali·smo si incontra, come nel 1912-22, con il settore più arretrato dei cattolici, nella decisione d,i schiacciare e di mortificare lo sviluppo della vita democratica delle masse», onde « l'insistenza nostra [del P.S.I. cioè] perchè non si sottovaluti il clerico-fascismo », quando l'on. Nenni afferma questo, allora non ha più senso che egli qualificlzi· come viziate per « partito preso>>le nostre critiche alla sinistra democrati·ca e le nostre preoccupazioni· per la svolta a destra, determ.inatasi anche come contraccolpo alle conclusio11i del Congresso di Napoli dei socialisti (chi ha letto gli articoli di Missiroli e di Gentile non può avere dubbi su questo). A nostro gi·udizio, infatti, anche il Congresso di Napoli dei socialisti e anche gli atteggiamenti di taluni ambienti della sinistra democratica all'it1domani di· esso ( basti _pensare al M.U.I.S. e all'Espresso) hanno sottovalutato il clerico•• fascismo. E il nostro « partito preso » è consistito in questo proprio, nell' « i1isistere », come fa l'on. Nenni, « perche non si sottovaluti il clericof ascismo >>. Aggiungevamo però, e aggiu1igia1no a1zcoraoggi, insistenti raccomandazioni anclie in altro senso: no1i si sottovaluti il massimalz'smo socialista, la sua capacità e la sua volontà, 11,onmeno ferma di quella dei clerico-fascisti, di inipedire che il socialismo diventi veramente << dispo1iibile per le grandi riforme di strutture>>. [S] Bibliotecaginobianco

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