che per il nostro Mezzogiorno quello che potremmo chiamare dislivello civile rispetto alle regioni europee si è alquanto ridotto; ed al tempo stesso, rispetto ad altre regioni mediterranee, si è delineato un dislivello che risulta sempre più favorevole al Mezzogiorno d'Italia. E questo non soltanto pe!ichè nel Mezzogiorno d'Italia vi sono ora più strade e perchè qualche città nuova vi si viene affermando come centro di un sia pure potenziale sviluppo industriale; nè soltanto perchè il sangue ha ripreso a circolare, e a rifluire - dalla testa dove era corso e tendeva ad arrestarsi - anche in altre parti del corpo. Naturalmente e in questo senso ed entro questi limiti che si può già parlare di evoluzione dei rapporti fra città e campagna nel Mezzogior110 d'Italia e di nuovi centri industriali; ma noi, dopo un secolo di vita unitaria, siamo oggi in presenza di una serie di contrasti e rapporti fra città del Nord e città deì St1d che da un lato sono affatto diversi dai contrasti e rapporti che interessavano la Lo1nbardia di Cattaneo e la Sicilia di Franchetti e Sonnino; e dall'altro lato sono contrasti e rapporti che interessano non due diversi sistemi cittadini regionali, lontani r uno dall'altro, ma un sistema cittadino nazionale. Questo sistema cittadino nazionale, per le ragioni che si sono dette, non solo è segnato da una sensibilissima differenza fra Nord e Sud, le cui cause risalgono lontano nella storia del nostro paese ed i cui effetti hanno profondamente influito nel diverso sviluppo delle << due Italie >>; ma è anche investito da processi e da fenomeni cl1e tendono a trasformarlo. E naturalmente sono processi di trasformazione diversi, e che agiscono in modo diverso, al Nord e al Sud: sia percl1e sono molto disuguali le realtà investite dai processi di trasformazione, sia perchè sono varie e distinte le cause da cui questi ultimi prendono origine. Nelle regioni dell'Italia centro-settentrionale si è svolto un processo di urbanizzazione paragonabile a quelle delle regioni industriali dell'Europa nord-occidentale: caratterizzato, cioè, « dalla moltiplicazione dei centri urbani più che dalla congestione di un piccolo numero di grossi agglomerati )) (8). Questa dei « grossi agglomerati )) - ex capitali come Napoli e Palermo, o « fiere permanenti >> a carattere regionale e provinciale, promosse al rango amministrativo di capiluogo, o i cosiddetti « dor- (8) PIERRE GEoRGE: La Ville, Parigi (Presses Universitaires de France), 1954? I pag. 207. Bibliotecaginobianco [54J
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