Malagodi non e conseguibile e non e raccomandabile per ragioni di incompatibilità programmatica e di divergenza politica, una soluzione di governo « quadripartiti·ca » con Covelli al posto di Malagodi, così come è stata da qualche parte proposta, sarebbe addirittura vergognosa per D.C., P.S.D.I. e P.R.I.: per ragioni di costume prima ancora che politiche. Non si deve di1nenticare che fino a ieri il P.D.I. era legato da un patto di unità d'azione con i fascisti, e che fascisti sono per la più gran parte i suoi quadri da Delcroix a Cantalupo, eoc., oltre naturalmente alla consorteria laurina. Il P.L.I. era un partito di centro ed è diventato un partito di destra; potrebbe tornare ad essere un partito di centro, ove subisse una scissione a destra e ove modificasse e.ffettivamente il suo attuale orientamento. Ma il P.D.I. è stato ed è un partito di estrema destra; e come tale, per quante operazioni trasformistiche possano escogitare i suoi dirigenti, resterà sempre un fenomeno di palude meridionale, tendenzial1nente fascista, sostanzialmente reazionario, qualunquista, antirepubblicano ). * f'RANCESCO COMPAGNA * Avevamo già scritto questo articolo quando ci è pervenuto un impegnativo numero di Den,ocrazia Liberale, la rivista dell,attuale << sinistra liberale». È un numero al quale hanno collaborato Martino e Cocco Ortu, Orsello e Valitutti, La Cavera e Paolo Ungari, oltre naturalmente agli .!sponenti della gioventù liberale, Chiarenza, Di Carlo, Del Monte, ecc. Prossimamente dedicherem.o una nota all'attuale << sinistra liberale » e alla sua rivista. [35] · ibliotecaginobianco
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